Giovennetti bis, Simoni e Conti. La sfida per il sindaco di Pietrasanta è già partita: ecco il punto
Il voto per le amministrative in programma nella primavera del prossimo anno. Nel centrodestra diviso incognita Mallegni. E a sinistra si cercano alleanze
PIETRASANTA. Pietrasanta non è una piazza, politica, come le altre. Perché dalle parti della Piccola Atene la politica si vive e si consuma con una vis dialettica e invelenita, da sempre, feroce. E così le amministrative della primavera 2023 sono già da tempo argomento di acceso dibattito in piazza e sui social. Con scenari, a onor del vero, tutti in divenire.
Centrodestra
In casa centrodestra, ad esempio, la spaccatura è agli atti da settimane: Massimiliano Simoni, supportato da due liste, sarà il candidato sindaco di Fratelli d’Italia e ha già messo in chiaro che «mai e poi mai», potrà esserci convergenza sull’attuale sindaco Giovannetti. Quindi ognuno per la propria strada, eventuale ballottaggio incluso. Con lo stesso Giovannetti che ha a sua volta già ufficializzato la propria ricandidatura, che deve però fare i conti con i malpancisti - non sono pochissimi anche se il fronte intorno al primo cittadino, al momento, regge
Giovannetti e Mallegni
Il sindaco deve soprattutto ritrovare la sintonia smarrita con il senatore Massimo Mallegni che non ha nascosto, in più occasioni, di essere deluso. «Abbiamo visioni amministrative diverse» il commento dello stesso Mallegni. Una sentenza più che un pensiero vago, ma in politica, come il passato conferma, tutto è volatile. E quindi? E quindi Mallegni osserva, non dice no a un Giovannetti bis, ma ribadisce che il centrodestra dovrà andare alle elezioni unito. Ma Fratelli d’Italia, come detto, non vuole Giovannetti e Giovannetti di fare un passo indietro non ci pensa proprio.
Così come Simoni che auspica di fatto una virata del senatore, anche in vista delle politiche del 25 settembre con probabili nuove alleanze allo studio, sul suo nome. Potrebbe anche però innescarsi un altro scenario: un listone di centro, con Forza Italia di supporto fondamentale sulla rotta già perseguita a Seravezza, con l’ex vicesindaco Luca Mori potenziale candidato.
Centrosinistra
Dalle parti del centrosinistra l’idea di un candidato fuori dai partiti e dall’orbita Pd sembra, al momento, essere venuta meno: se ne riparlerà dopo le politiche. Chi sembra mettere i più d’accordo è invece Nicola Conti, attuale capogruppo Pd e vicepresidente provinciale: a oggi è infatti il più accreditato anche se nomi come quello di Gabriele Dalle Luche - presidente della Croce Verde - dell’architetto Marco Pacini e dell’ex assessore Daniela Ferrieri restano sullo sfondo. Così come quello del segretario dem Rossano Forassiepi. Pd che guarda con interesse, in questo caso similare al centrodestra, ai movimenti di Italia Viva e dello stesso Luca Mori visto che nei giorni scorsi quattro forze di centrosinistra ( Azione, Più Europa, Italia Viva e partito socialista italiano), hanno ufficializzato di lavorare a una sola lista.
Sinistra
A sinistra si stanno organizzando Possibile e Rifondazione Comunista con questi ultimi che hanno fatto sapere di essere pronti fare la propria parte, in solitudine, anche se l’ex assessore Pietro Lazzerini, pur tirato per la giacchetta da più parti, ha detto ai suoi che preferirebbe non candidarsi. Nessun segnale, al momento, dai 5 Stelle.
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