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Quando i giocattoli si compravano dalla Lola

Quando i giocattoli si compravano dalla Lola

CAMAIORE. La Mocciolona, la Melania, la spuma Teneri, la Vera che vendeva i lupini in via di Mezzo, le colonie con le suore, i Fifty truccati. E poi ancora i jeans battezzati jolly, i madonnari a...

15 febbraio 2014
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CAMAIORE. La Mocciolona, la Melania, la spuma Teneri, la Vera che vendeva i lupini in via di Mezzo, le colonie con le suore, i Fifty truccati. E poi ancora i jeans battezzati jolly, i madonnari a Badia, il cinema Moderno con Borsalino, le sigarette comprate all’appalto i cocciorini acquistati in quel luogo delle meraviglie che era il negozio della Lola. Nomi e figure che grazie a Internet escono dalle nebbie del passato e vanno a evocare un piacevole e struggente “amarcord” in salsa camaiorese (con tanto di colonna sonora fornita dalla mitica radio locale Radio Antenna 43). Ci voleva quindi la tecnologia della rete per dimostrare che anche i “rudi” camaioresi - apparentemente poco inclini ai sentimentalismi che spesso affiorano per esempio tra i viareggini - hanno un cuore. Un cuore generoso che sa emozionarsi mettendosi a battere all’impazzata su Facebook. I camaioresi mettono così da parte le noiose disquisizioni politiche da stadio che purtroppo infestano i social network e riscoprono dialetto e tradizioni, luoghi e persone sparite e rendono omaggio anche ai loro “matti” (un aggettivo che a Camaiore diventa quasi un complimento e fa assurgere al ruolo di star i personaggi bizzarri che si muovono tra le strade di questa città dalla antica storia). Con il gruppo su Facebook in tanti sono tornati bambini, riassaporando, in quest’epoca di crisi e incertezze, la dolcezza struggente dei ricordi, riscoprendo le i giochi con l’elastico, la campana, le biglie con le foto dei ciclisti, le ginocchia sbucciate (anzi sbrindellate). Una vita che vista dal 2014 pare più semplice - ma lo era davvero? - e piena di misteri, scoperte e consuetudini indimenticabili come quando si mettevano i “cincindellori” per la processione di Gesù Morto. Nel gruppo, come sottolinea un’iscritta, si mette da parte la toponomastica ufficiale, i nomi di strade e piazze utilizzati per gli “stranieri” e si riesumano quelli “veri”, radicati nel cuore dei camaioresi: Prado, Porte Nuova, Via dell’Angelo e chi più ne ha più ne metta. Un modo per tenere lontani quegli intrusi che vogliono mettere il naso nei nostri ricordi più vivi. Come direbbero i veri camaioresi, certo che “en curiosi i cunigliori”. (g.d.)

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