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Versilia, sequestrato mezzo milione di articoli natalizi non sicuri: blitz della Finanza in un mercatino – Video

di Redazione Viareggio
Versilia, sequestrato mezzo milione di articoli natalizi non sicuri: blitz della Finanza in un mercatino – Video

Tra questi c’erano orecchini, piercing e collane sprovvisti delle indicazioni obbligatorie sui materiali di composizione. Valore 20mila euro

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VIAREGGIO. I finanzieri del Comando Provinciale di Lucca nell’ambito del controllo economico-finanziario del territorio, hanno intensificato l’azione di contrasto alla rivendita di prodotti non sicuri per la salute dei consumatori individuando un venditore ambulante che, presso un mercato rionale della Versilia, esponeva prodotti di bigiotteria a tema natalizio privi di indicazione sulla provenienza e sulla qualità dei materiali di composizione.

La merce, costituita da orecchini, piercing, collane ed altri oggetti ornamentali che richiamano il tema natalizio, sono stati sottoposti a sequestro poiché non rispettava le prescrizione indicate dal Codice del Consumo.

I prodotti, per un totale di 501.661 articoli, dal valore complessivo di circa 20.000 euro, risultavano privi delle necessarie indicazioni dei materiali di composizione, generando un elevato rischio per i potenziali acquirenti che, ignari della situazione, potrebbero risultare allergici ad alcune sostanze o, in alcuni casi, estremamente esposti a pericoli per la salute. La merce, pertanto, veniva prontamente ritirata dalla libera vendita e sottoposta a sequestro cautelare amministrativo. Al titolare dell’attività economica è stata comminata una sanzione pecuniaria che prevede il pagamento di un importo fino ad un massimo di  25.832 euro. Al termine dell’iter amministravo ed intervenuta la confisca tutti gli articoli saranno distrutti.

«L’operazione testimonia il costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza a tutela del mercato, volto ad intercettare quelle situazioni di rischio generate dalla diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza imposti dalla normativa dell’Unione Europea e nazionale e che mira a tutelare la salute e l’incolumità della collettività», spiegano dal comando provinciale. 

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