Il Tirreno

Europee: Ruotolo (Pd), 'Ue è manifesto Ventotene non quella di Meloni e Orban'

14 maggio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Roma, 14 mag (Adnkronos) - “Ho iniziato facendo il boy scout, sono rimasto coinvolto nella coda del ‘68, quindi il movimento studentesco e, a un certo punto, ho avuto la fortuna di fare un giornalino di quartiere, sulla Tiburtina a Roma, per il collettivo del Manifesto che distribuivano davanti alle fabbriche; poi mi hanno chiamato in redazione al Manifesto. Per cui io sono giornalista dall'età di 19 anni, a 24 sono entrato in Rai, quest’anno ho fatto 50 anni di giornalismo. Ho sempre pensato che il giornalismo dovesse dare voce a chi non ha voce, il punto di riferimento dei governati, non dei governanti”. Così Sandro Ruotolo, candidato nella circoscrizione Sud, in una intervista a ‘Personale è Politico’, il format del Pd per presentare le candidate e i candidati alle Europee dell’8 e 9 giugno, pubblicata sul sito del Partito democratico. "Per me l’Europa è il Manifesto di Ventotene. Per spiegare la differenza tra l'Europa della Meloni, di Orban e la nostra idea di Europa, io parlo della pandemia, perché con la pandemia l’Ue, intelligentemente, ha aiutato i Paesi in crisi, tra cui l'Italia. Lo ha fatto con il PNRR. Ha capito che, per uscire dalla crisi, non bisognava rafforzare le regioni ricche, ma ridurre le diseguaglianze”, prosegue Ruotolo parlando di cosa sia per lui l’Unione Europea. “Contemporaneamente noi abbiamo un governo, il governo di destra e l'autonomia differenziata che va contro questa idea di Europa: è questa idea dei venti staterelli, delle venti politiche energetiche, delle venti sanità, delle venti scuole. No. Noi usciamo dalla crisi se abbiamo un Mezzogiorno competitivo. E io mi sento profondamente meridionale, partenopeo napoletano. Sento questo legame”, conclude.
Primo piano
La tragedia: la ricostruzione

Rogo al poligono di Galceti, le vittime hanno provato a domare le fiamme con l’estintore: chi sono, cos’è successo e le testimonianze

di Paolo Nencioni