Lombardia: Franco, 'più vigilanza contro abusivismo e illegalità in alloggi Aler'
30 ottobre 2023
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Milano, 30 ott. (Adnkronos) - Regione Lombardia intende potenziare i servizi di vigilanza negli stabili Aler per contrastare l'abusivismo e aumentare sicurezza e vivibilità. Lo stabilisce una delibera di Giunta approvata su proposta dell'assessore alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, con la quale si prescrive alle Aler di predisporre, entro la fine dell'anno, un piano operativo con le azioni da mettere in atto da qui ai prossimi 3 anni. Il provvedimento stanzia anche 216.000 euro per finanziare i servizi di vigilanza già attivati nel 2023 da Aler Milano (66.000 euro) e i lavori di sistemazione degli spazi da destinare a guardiania (150.000 euro). "Vogliamo implementare - ha evidenziato l'assessore Franco - e diffondere sempre più, in tutta la Lombardia, dei veri e propri presidi territoriali di legalità negli immobili Sap. Un modo per garantire la presenza delle istituzioni nei quartieri, a tutela di tutti i residenti e in particolare delle persone più vulnerabili e fragili, come gli anziani. I servizi di vigilanza e cura del patrimonio - ha proseguito Franco - sono un deterrente alla problematica degli abusivi e un argine all'insicurezza e all'illegalità. Sono parte di una politica abitativa integrata che coniuga sicurezza, sanità, servizi sociali e accompagnamento al lavoro, come già sperimentato in alcuni contesti milanesi: penso alla presenza del 'community manager', agli ambulatori sociosanitari e agli sportelli antiviolenza che già offrono riscontri concreti alle necessità dei residenti". Nel 2023 Aler Milano ha assunto 31 operatori per effettuare i servizi di vigilanza e cura del patrimonio. "Noi vogliamo potenziare queste iniziative - ha sottolineato Franco - e renderle strutturali a livello lombardo. Per questo tutte le Aler sono tenute a elaborare un piano operativo triennale e trasmetterlo al mio assessorato entro il 31 dicembre 2023, come da mia esplicita richiesta per poter partire in tempi rapidi". La delibera prevede anche la possibilità di ricorrere a figure professionali innovative come l'operatore di quartiere, che dovrà porre attenzione sia alla dimensione sociale sia alle esigenze legate ai temi amministrativi e tecnici dei servizi abitativi pubblici.