Le misure
Bollo auto 2026, dal primo gennaio occhio a reddito e veicoli green: cosa può cambiare – Le ultime novità
In attesa del decreto attuativo, resta uno degli argomenti più sentiti dagli italiani in queste settimane di fine dicembre
È uno degli argomenti più sentiti, sicuramente, al centro nelle ultime settimane del dibattito pubblico. Parliamo del bollo auto che, dal 1° gennaio 2026, potrebbe subire delle variazioni importanti. Il condizionale resta perché le possibili novità si trovano all’interno di un decreto attuativo della riforma fiscale che tuttavia è in fase di definizione in questo momento. Che cosa serve ancora? Dopo i vari vertici con gli enti locali, l’ok del Parlamento.
I (possibili) requisiti
Ma quali saranno i requisiti. Per ottenere l’esenzione completa dal pagamento del bollo auto, sarà necessario soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti.
- Reddito basso: potranno accedere all’esonero gli automobilisti con un reddito annuo inferiore a 8.000 euro. Il controllo dei vari requisiti potrebbe avvenire attraverso un incrocio di diversi dati fiscali. Se questa verifica porterà all’esenzione, non servirebbe presentare domande.
- Veicoli elettrici: l’esenzione si applica anche a chi possiede un’auto elettrica o ibrida, a condizione che il veicolo sia stato immatricolato a partire dal 2022. In questo caso, il bollo non sarà dovuto per cinque anni dalla data di immatricolazione. Il veicolo dovrà risultare correttamente registrato come elettrico o ibrido nei database ufficiali del Ministero dei Trasporti. Una precisazione, per quanto riguarda questo tema: in questo capitolo, l’ultima “parola” sulle esenzioni – parlando di veicoli elettrici e ibridi – spetterebbe poi alle Regioni, caso per caso.
Come funziona
La domanda di esenzione andrà presentata agli uffici competenti, come l’Agenzia delle Entrate o gli uffici regionali incaricati della gestione del bollo. Sarà necessario compilare un modulo specifico, allegando tutta la documentazione richiesta. Nel caso di cittadini over 65 o persone con disabilità, potranno essere richiesti ulteriori documenti per attestare il diritto all’agevolazione.
È consigliato conservare copia di tutto il materiale consegnato e rispettare con attenzione le scadenze. Resta invariata la scadenza ordinaria del bollo auto, fissata al 31 gennaio di ogni anno. Tuttavia, chi rientrerà negli eventuali criteri indicati non dovrà nel caso effettuare alcun pagamento a partire dal primo gennaio 2026.
La normativa, infine, conferma e amplia alcune esenzioni già previste: restano esclusi dal pagamento del bollo anche i veicoli intestati a enti del terzo settore, quelli impiegati per attività di utilità sociale e le auto storiche di interesse collezionistico, purché in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge.
