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Livorno, trovato morto in cella a 31 anni: «Nelle carceri regna il degrado»

di Claudia Guarino
Il carcere Le Sughere di Livorno
Il carcere Le Sughere di Livorno

A dare l’allarme il compagno di stanza: la pm ha disposto l’autopsia. Il messaggio del Garante dei detenuti

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LIVORNO. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stato uno dei due compagni di cella, che ha dato l’allarme. Ma quando operatori sanitari e agenti penitenziari sono intervenuti, per lui non c’era più niente da fare. Il livornese Kevin Cecchi è morto lì, a 31 anni, nel reparto di Media Sicurezza del carcere delle Sughere, a Livorno. Si tratta della vittima numero 147.

L’allarme

È successo ieri, 13 dicembre, intorno alle 9,30. Il compagno di cella ha notato che Cecchi non si svegliava. Perciò ha avvisato i poliziotti della penitenziaria, che sono immediatamente intervenuti e, nel frattempo, è stato avvisato pure il presidio sanitario della casa circondariale, il cui personale medico e infermieristico ha raggiunto la cella indicata. Seguiti, poco dopo, dai volontari della Misericordia di via Verdi inviati con l’ambulanza dalla centrale operativa del 118 di Pisa e Livorno.

La rianimazione

Numerosi sono stati i tentativi di rianimazione effettuati, che si sono protratti per diverso tempo, ma per il 31enne livornese non c’è stato niente da fare. Non si è più ripreso. E uno dei medici presenti ha potuto solamente constatare il decesso. A quel punto si è reso necessario effettuare degli accertamento e nel carcere livornese delle Sughere, oltre agli agenti della polizia penitenziaria, sono intervenuti gli agenti della polizia Scientifica della questura di Livorno e il medico legale.

Le indagini

Poi, una volta completati gli accertamenti, la salma è stata trasportata all’obitorio del cimitero comunale dei Lupi da un mezzo del servizio di onoranze funebri della Svs di Livorno ed è stata messa a disposizione della pubblico ministero di turno in Procura, Antonella Tenerani, che tra le altre cose potrebbe decidere di disporre l’autopsia, così da capire che cosa abbia causato la morte del 31enne.

La causa della morte

Escluso il gesto volontario e l’atto violento, la morte dell’uomo parrebbe ascrivibile a un arresto cardiaco avvenuto ieri mattina durante il sonno le cui esatte cause, d’altra parte, sono ancora da accertare. Nel febbraio scorso un altro detenuto era stato trovato morto nel carcere di Livorno. Anche in quel caso l’uomo (un quarantunenne) era stato ucciso nel sonno da un malore.

«Serve più dignità»

«La morte è un elemento di grande dolore e quando avviene all’interno di un carcere aggiunge una quota di tristezza e solitudine. Esprimo condoglianze alla famiglia del ragazzo – dice il garante dei detenuti di Livorno Marco Solimano –. Nelle carceri, d’altra parte, si vive in condizioni che di certo non aiutano le persone. C’è per esempio un sovraffollamento asfissiante che rende critica un’emergenza in grado di togliere dignità alle persone. Queste situazioni di fatiscenza e degrado devono essere superate».

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