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Addio a Fiorenza de Bernardi, prima pilota di linea d’Italia: aveva 97 anni

di Redazione web

	Fiorenza de Bernardi è stata la prima pilota di linea d'Italia (Foto Facebook / Associazione Donne dell'Aria)
Fiorenza de Bernardi è stata la prima pilota di linea d'Italia (Foto Facebook / Associazione Donne dell'Aria)

Nata a Firenze il 22 maggio del 1928, è stata un punto di riferimento per l’aviazione italiana e internazionale. Vincendo la diffidenza dei colleghi uomini, riuscì a guadagnare la loro fiducia diventando un esempio per molte altre donne

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FIRENZE. Addio a Fiorenza de Bernardi, prima pilota di linea d'Italia. Pioniera del volo e un punto di riferimento per l'aviazione italiana e internazionale si è spenta il 6 dicembre a Roma a 97 anni.

Primo brevetto nel 1951

Originaria di Firenze (nata il 22 maggio 1928), figlia del celebre Mario de Bernardi, si legge in una nota, ottenne il suo primo brevetto nel 1951 e seppe farsi strada in un mondo dominato dagli uomini, conquistando rispetto e stima grazie alla sua professionalità.

Ha pilotato Twin Otter, Yak-40, DC-8 e totalizzato oltre 6.500 ore di volo. Ha dedicato la vita anche all'impegno associativo, guidando ADA, la Federazione Pilote Europee e ISA+99, aprendo la strada a generazioni di donne dell'aria. Vincendo la diffidenza dei colleghi uomini, riuscì a guadagnare la loro fiducia diventando un esempio per molte altre donne. L’annuncio della scomparsa di Fiorenza de Bernardi è stato dato dall’associazione Donne dell’Aria: «La nostra amata Fiorenza è salita al cielo, adesso volerà spensierata e leggera accanto a ognuna di noi», si legge sulla pagina Facebook dell’associazione.

Il ricordo

Associazione che poi la ricorda con un messaggio di cordoglio accompagnato da diverse foto che mostrano De Bernardi in diversi momenti della sua vita. «Parlare di Fiorenza non è semplice. È difficile racchiudere in poche parole ciò che è stata, ciò che ha saputo compiere e ciò che ha lasciato dietro di sé – si legge nel messaggio – La sua forza, luminosa e silenziosa, e l’energia interiore che la muoveva resteranno per sempre scolpite nella nostra memoria. Così come resterà il ricordo delle battaglie che ha affrontato e vinto, passo dopo passo, contro un mondo aeronautico che spesso faticava ad accettare la presenza di una donna pilota commerciale: testarda, appassionata, entusiasta. La sua vita è stata un racconto straordinario, tessuto di esperienze uniche ma anche di ostacoli, rifiuti e lotte. Una storia vissuta sempre a testa alta, senza cedere ai compromessi, senza mai tradire la propria dignità e la propria indipendenza. Chi l’ha conosciuta lo sa: la forza che portava dentro era autentica, inarrestabile. E noi, che abbiamo avuto l’immenso privilegio di camminarle accanto per un tratto del suo viaggio, possiamo solo custodire la bellezza di averla incontrata e dire grazie, con il cuore, per aver condiviso con noi una parte della sua strada. Grazie Fiorenza!».

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