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Bufera su Bandecchi, frasi choc su Gaza. I dati smentiscono le falsità sui bambini


	Stefano Bandecchi
Stefano Bandecchi

Il sindaco di Terni scrive sui social che “20mila bambini non sono mai morti” e parla di bambine costrette a fare sesso a nove anni. Le Nazioni Unite, Unicef e Save the Children confermano invece oltre 15mila minori uccisi a Gaza e smentiscono le tesi complottiste.

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 "Questo è il sindaco di Terni. Meloni ha nulla da dire sulle parole schifose di un suo alleato?". Così su Facebook Nicola Fratoianni di Avs denuncia le parole su Gaza utilizzate da Stefano Bandecchi, imprenditore livornese e sindaco di Terni, sui social postando lo screenshot ('20.000 bambini non sono mai morti. E questo è il primo punto. Solo voi credete ad Hamas, Poi viene naturale dire che i bambini della Striscia finiscono la loro infanzia a nove anni, dato che le bambine vengono a quell'età trombate. 20mila non sono mai esistiti, gli altri sono soldati di Hamas. Non voluto neppure dell'autorità Palestinese che poteva essere stato dal 1048', ha scritto Bandecchi).

L’affermazione secondo cui “20mila bambini non sono mai morti” è falsa

Secondo le stime delle Nazioni Unite, verificate da Unicef, Ocha e Oms, il numero dei bambini palestinesi uccisi a Gaza dall’inizio della guerra (ottobre 2023) supera i 15.000 e continua a crescere.

Il dato dei 20.000 include bambini e adolescenti, e risulta coerente con le proiezioni delle organizzazioni umanitarie aggiornate nel 2025. Questi numeri sono considerati affidabili e sono stati riconosciuti anche da organizzazioni indipendenti come Save the Children e Human Rights Watch.

Negare l’esistenza delle vittime significa ignorare le prove fotografiche, i registri ospedalieri e i dati raccolti sul campo da osservatori neutrali. L’Unicef, che fa parte delle Nazioni Unite, ha definito Gaza “uno dei luoghi più letali al mondo per un bambino”.

Le accuse sessuali: nessun riscontro, un insulto alla verità

L’affermazione secondo cui “le bambine vengono abusate a nove anni” è infamante e completamente infondata. Non esiste alcun rapporto di agenzie internazionali, ONG o istituzioni locali che documenti una pratica del genere nella Striscia di Gaza.

Al contrario, le organizzazioni per i diritti dell’infanzia — tra cui Unicef, Save the Children e Un Women — hanno più volte denunciato gli abusi subiti dalle bambine palestinesi a causa della guerra, come traumi, fame e mancanza di accesso all’istruzione, non certo pratiche di sfruttamento sessuale sistematico. Simili affermazioni rientrano nella propaganda disumanizzante, volta a delegittimare un intero popolo e a giustificare violenze indiscriminate contro civili.

I bambini di Gaza non sono “soldati”

Sostenere che “gli altri sono soldati di Hamas” è una grave falsità. Le convenzioni internazionali, tra cui quella dell’ONU sui diritti dell’infanzia, considerano tutti i minori civili — anche in aree di conflitto — persone da proteggere. Molti dei bambini morti a Gaza sono stati uccisi nelle proprie case, scuole o rifugi, come confermato da Unrwa e Croce Rossa Internazionale.

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