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Stress da rientro, come difendere i nostri animali

di Paola Silvi
Gianni Orlandi con Nenè su un sup in mare
Gianni Orlandi con Nenè su un sup in mare

Tornare dalle ferie non è difficile solo per noi. L’addestratore: «I sintomi da tenere d’occhio»

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Il momento più amaro dell’anno è arrivato: la fine delle ferie. Ma la cosiddetta “sindrome da rientro”, con il trauma del ritorno alla quotidianità non tocca solo alle persone. Anche i cani, creature abitudinarie che vivono di orari fissi, familiarità con la casa, i percorsi, i suoni non sono indenni dallo shock post vacanze. Lo stress da “ritorno alla routine” è proprio la reazione all’interruzione repentina di una fase diversa: giorni trascorsi in compagnia continua dei suoi umani, esplorando ambienti nuovi, con più stimoli, più passeggiate, incontri. E poi, all’improvviso, la realtà, con la forzata separazione, il silenzio della casa, orari serrati e tempo libero ridotto al minimo. È una sfida da non prendere alla leggera, perché il rischio è quello di vedere i cani accusare stanchezza, irritabilità, senso di inquietudine e sbalzi di umore improvvisi. «Il principio vale per noi e per i nostri pelosi. Questa condizione – spiega Gianni Orlandi, istruttore cinofilo del team “Go Dog Agility” di Cecina – può scatenare nel cane cambiamenti di comportamento come il leccarsi compulsivamente, agitarsi, abbaiare in maniera prolungata, un attaccamento eccessivo, ma anche disturbi fisici come la letargia, una respirazione affannata in assenza di precedenti sforzi fisici. Se ignorata, può trasformarsi in un’ansia da separazione».

I cani insomma, anche se non parlano, hanno tanti modi per farsi notare e farci capire eventuali situazioni di disagio. E Orlandi, formatore qualificato del Csen (Centro sportivo educativo nazionale) , addestratore Enci, proprietario di Nené, Jimbo e Bolt, il border collie diventato una stella del cinema nel film al fianco di Lillo e Geppi Cucciari ma anche insegnante, insieme a Massimo Perla, fondatore della Mp Dog star, di Gennarino, il jack russel che ha conquistato gli spettatori di “Affari tuoi” in onda su Rai 1, consiglia, per prima cosa, un rientro “soft”. «La parola d’ordine – spiega – deve essere gradualità. L’ideale sarebbe anticipare il ritorno dalle ferie di qualche giorno per permettere al nostro amico di riprendere le vecchie abitudine. Certo, molto dipende dall’indole e dal carattere del cane, ma bisognerebbe cominciare dalle piccole azioni che magari l’aiutano a rilassarsi».

Chi ha un cane ne ha la responsabilità e «deve aver messo in conto che il suo quattro zampe – aggiunge – ha bisogno di attenzioni». Dedicargli del tempo, programmare nei primi giorni del rientro qualche passeggiata più lunga del solito, proporgli giochi di attivazione mentale, tappetini per la ricerca olfattiva, masticativi che lo intrattengano durante l’assenza del proprietario sono gli ingredienti per un tuffo indolore alla vita di prima».

«Vacanze e rientro possono scatenare – continua Orlandi – un’alternanza tra eccesso di stimoli e restrizioni. Il cambiamento confonde. E poi non va sottovalutata la solitudine improvvisa che si può trovare ad affrontare quando gli umani tornano alla loro vita. Ecco che, fin da cucciolo sarebbe bene abituarlo a vivere contesti diversi, magari lasciandolo qualche volta a un dog sitter, a un amico, a un asilo per consentirli di imparare a stabilire relazioni varie».

A volte invece capita che le persone scelgano di non portare il proprio cane in vacanza e decidano di inserirlo in una pensione. «Premesso che oggi ci sono tante possibilità di scelta e che, la maggior parte dei centri prevede un inserimento del cane in maniera progressiva per non destabilizzarlo anche il ritorno a casa – specifica Orlandi – richiede qualche piccolo accorgimento. In tutti i casi, però, l’importante è conoscere il proprio cucciolo e capire i segnali che manda».

Pazienza, strategie consapevoli e affetto non solo contribuiscono a rafforzare il rapporto tra cane e padrone ma l’animale impara a ridefinire le sue sicurezze. E infine qualche dritta per le prossime vacanze. «Capisco il piacere di condividere le ferie con il proprio cane e ne apprezzo il gesto ma in primo luogo conta il suo benessere. Al mare fare attenzione – raccomanda Orlanda – alla sabbia infuocata e ai colpi di calore. In generale per il cane le vacanze migliori sono in montagna, al fresco o tra i boschi».


 

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