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Volo mortale il giorno prima del compleanno: Giacomo Guidi e la tragedia sull’appennino toscano


	Giacomo Guidi
Giacomo Guidi

Si era lanciato dal monte Carpinaccio, punto noto tra i praticanti di parapendio. Secondo una prima ricostruzione, la vela si sarebbe chiusa improvvisamente a causa di una forte turbolenza, provocando la caduta del 36enne

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La tragedia il giorno prima del suo compleanno. Giacomo Guidi, 36 anni, ha perso la vita domenica 31 agosto, durante un volo in parapendio nella zona di Poggio Tignoso, nel comune di Firenzuola, sull’Appennino tosco-romagnolo. Era residente a Minerbio, in provincia di Bologna. Oggi, lunedì 1° settembre, avrebbe compiuto 37 anni.

Il volo fatale

L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio, durante un’attività di volo a vela praticata insieme ad altri appassionati. Guidi si era lanciato dal monte Carpinaccio, punto noto tra i praticanti di parapendio. Secondo una prima ricostruzione, la vela si sarebbe chiusa improvvisamente a causa di una forte turbolenza, provocando la caduta del 36enne.

Soccorsi inutili

I presenti hanno immediatamente allertato i soccorsi, ma all’arrivo del personale medico e delle squadre specializzate, per l’uomo non c’era più nulla da fare. Troppo gravi i traumi riportati nell’impatto. Sul posto sono intervenuti gli operatori del soccorso alpino e speleologico, i vigili del fuoco di Firenze e Bologna, e i carabinieri.

Identità incerta per ore

Per diverse ore l’identità della vittima è rimasta sconosciuta, poiché non aveva documenti con sé al momento dell’incidente. Solo in serata è stato possibile confermare il suo nome.

Indagini in corso

Le indagini sono affidate alla compagnia dei carabinieri di Borgo San Lorenzo, guidata dal capitano Francesco Ferrara. I militari stanno raccogliendo testimonianze tra i presenti e procederanno con accertamenti tecnici sull’attrezzatura utilizzata dal parapendista.

Un tecnico con la passione del volo

Giacomo Guidi lavorava come tecnico presso l’azienda Marposs di Bentivoglio. Era considerato un pilota esperto, avendo iniziato a praticare il parapendio circa tre anni fa con una scuola specializzata. Solo pochi giorni fa aveva condiviso sui suoi profili social immagini di un volo effettuato sulla Marmolada, una delle sue recenti esperienze in quota.

Un’intera comunità sotto shock

La notizia della sua morte ha sconvolto non solo amici e colleghi, ma anche l’ambiente del volo libero, che lo conosceva come un appassionato preparato e prudente. Ora si attende l’esito delle indagini per chiarire se vi siano state anomalie tecniche o condizioni meteo sottovalutate. 

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