Toscana, luglio più caldo di quanto sembra: il grande inganno della percezione
Nonostante l'impressione diffusa, in Toscana luglio è stato più caldo della norma. Le mappe del Consorzio Lamma mostrano anomalie termiche positive fino a +2 °C
Luglio, il mese appena trascorso, in Toscana non è stato più fresco del normale. Anzi, in media, è stato un po’ più caldo. Facile immaginare che la cosa possa sorprendere un po’, andando contro la percezione. E prima di verificare i dati non ci sarebbe da sorprendersi di questo disallineamento tra i nostri pensieri e la realtà. Come le rane messe a bollire non si accorgono della temperature che sale fino a ucciderle, il susseguirsi di stagioni sempre più calde ci ha disabituati alla percezione dell’estate alla vecchia maniera, che non a caso si chiamava “bella stagione”. E non inferno in terra interrotto da sprazzi di aria condizionata al chiuso, come ora viene più naturale pensarla.
Mese più caldo del normale
I dati, dunque. E per quelli ci sono i climatologi, che raccolgono misurazioni e le mettono a confronto con il passato.
Ecco così che le mappe sulle anomalie termiche nel mese di luglio elaborate dal Consorzio Lamma (consultabili qui) ci dicono il contrario di quello che saremmo portati a credere: a luglio in Toscana ci sono state diverse anomalie positive, dunque temperature superiori alla media di riferimento. In particolare nella zona costiera: a partire dalla provincia di Pisa fino al sud della regione, in provincia di Grosseto. Ma anche nelle aree interne. Anomalie registrate tra + 1 e 2 C°.
“Luglio freddo” e negazionisti climatici scatenati
Non bastano i fatti accertati, non servono i paragoni, non passano i pareri degli esperti e delle esperte. Negazionisti e minimizzatori climatici (quelli cioè che credono che ci sia troppo allarmismo sul cambiamento climatico) sono una minoranza in Italia: 16,2% e 34,75% della popolazione secondo un’analisi Censis del 2023. Ma una minoranza rumorosa e organizzata. E questo luglio apparentemente fresco li ha visti tornare all’attacco ringalluzziti: “Ma dov’è il cambiamento climatico?”, “ha sempre fatto caldo" e variazioni sul tema fin troppo deprimenti da riportare.
L’andamento delle temperature durante il mese
Andando un po’ a guardare i dati si noterà come sulla costa, da Pisa fino all’Argentario, le temperature minime sono state complessivamente maggiori rispetto a quelle normali. Con picchi nell’area sud della provincia Livornese.
Andando a guardare la cronistoria dell’andamento delle temperature di questo luglio, si noterà come nella prima decade le temperature sono state diffusamente e considerevolmente più alte della media. Sostanzialmente nella media nella seconda decade, con un’inversione di tendenza negli ultimi dieci giorni del mese con temperature più basse di quanto atteso. Nonostante questa finestra di variazione negativa finale – registrata soprattutto nel nord e nelle aree centrali della regione – la temperature medie nell’arco dell’interno mese sono risultate comunque più alte della media.
Un nuovo approccio: più dati, meno percezioni
L’evidenza dei numeri non è aggirabile insomma. La speranza è che possa servire a convincerci che per capire la realtà, e agire con risposte conseguenti alla scala dei problemi che si pongono, è meglio rimuovere certe abitudini mentali e pregiudizi e provare a imparare “contropelo”. Fidandoci meno delle nostre convinzioni e sensazioni e più di dati e studi.