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Sigarette in spiaggia, il divieto in Toscana non fa breccia: da Carrara all’Argentario, ecco la situazione

di Luca Balestri

	Nelle spiagge toscane si continua a fumare (foto di repertorio)
Nelle spiagge toscane si continua a fumare (foto di repertorio)

Piombino ha il primato del mare no smoking, altrove sul tema si sorvola

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Spiaggia che vai, regola che trovi. O vacanza che fai, ordinanza che trovi. Il dibattito su fumo sì o fumo no in spiaggia arriva anche in Toscana. Con il fondatore delle Bandiere Verdi, riconoscimento delle spiagge a misura di bambino, il pediatra toscano Italo Farnetani, a fare un appello ai Comuni perché emanino ordinanze che vietino di accendere una bionda in spiaggia. Diversi i rischi legati connessi, tra quelli legati alla salute – e quando si sforano i 37 gradi il rischio è che il danno da sigaretta sia superiore – e quelli per l’ambiente, con il sempreverde problema dei mozziconi lasciati in spiaggia. Ma i Comuni della costa toscana hanno delle regole contro il fumo in spiaggia?

Piombino

«Noi siamo stati il primo Comune in Toscana a vietare il fumo su tutte le spiagge, nel 2020. È una cosa importante, soprattutto per la tutela dell’ambiente marino», spiega Rossana Bacci, assessora all’ambiente del Comune di Piombino. «Si tratta anche della tutela della salute di chi va in spiaggia, oltre che di un fattore che aiuta a prevenire gli incendi. La cittadinanza è ben disposta a questa regola».

Isola d’Elba

Situazione diversa all’isola d’Elba. A Portoferraio in spiaggia si può ancora fumare. «Finora c’è stato solo il buonsenso delle persone di portarsi in spiaggia dei portacenere portatili – esordisce Vincenzo Fornino, consigliere comunale delegato alle spiagge – ma stiamo pensando che dal 2026 attrezzeremo le spiagge con dei portasigarette, e se ci riusciremo metteremo anche il divieto di fumo in spiaggia. Magari facendo spostare la gente nei piazzali». Più scettico il sindaco di Rio nell’Elba, Marco Corsini. «Rifletteremo in maniera seria se adottare un’ordinanza contro il fumo in spiaggia – dice il primo cittadino –. Ma il problema non è fissare delle regole, quanto farle rispettare. Avremmo difficoltà nell’applicare la legge». Insomma, la volontà ci sarebbe anche, ma quello che manca è il personale.

Monte Argentario

Nella costa ancora più a sud, c’è chi si spinge oltre. A Monte Argentario, località super turistica nel Grossetano, il sindaco Arturo Cerulli il fumo lo vuole combattere anche fuori dalle spiagge. «Vogliamo intervenire sui giusti comportamenti ed evitare che si fumi nei gazebo all’aperto», dice il primo cittadino. Tempo di stretta antifumo nei déhors dei locali, che mentre in inverno sono frequentati soprattutto da chi fuma una sigaretta dopo il caffè, d’estate vedono la lotta dei clienti per accaparrarsi un posto all’esterno, magari all’ombra. «Spesso quando ci sediamo al bar, c’è sempre qualche vicino che fuma e il fumo arriva a noi che siamo costretti a mangiare respirandolo. Stiamo pensando di vietarlo», chiude Cerulli.

Carrara

Non ci sono strette antifumo nella costa nord della Toscana. Ma per Lara Benfatti, assessora al turismo di Carrara, «è un tema che merita attenzione e siamo disponibili ad affrontare l’argomento, a fronte di richieste che ci arrivino dal territorio e con il coinvolgimento dei soggetti interessati».

Lido di Camaiore

Lido di Camaiore, con i suoi 98 stabilimenti balneari, quest’anno ha ottenuto la Bandiera Verde. «Negli ultimi anni non ci siamo posti la questione di vietare il fumo in spiaggia, perché le persone fumano molto meno – dice il vicesindaco di Camaiore Andrea Favilla –. In ogni caso, se ci verranno fatte delle segnalazioni, anche dai balneari, potremmo pensare di fare un’ordinanza ad hoc».

Livorno e provincia

Buone pratiche antifumo si trovano nel Livornese. Nel capoluogo di provincia, al moletto di Antignano, i gestori del bar offrono una birra gratis in cambio di una bottiglia piena di mozziconi. Per tenere l’ambiente pulito. E a Rosignano, alla spiaggia del Circolo canottieri Solvay, non solo ci sono contenitori dove i bagnanti possono buttare i mozziconi. Ma il Circolo le sigarette le riutilizza: «Abbiamo un accordo con una start up per il loro riciclo – dice il presidente del Circolo Marco Giomi –. Con i mozziconi viene fatta l’imbottitura dei giubbotti».

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