L’incidente
Toscana, condanne per esami facili alla Link Campus: 5 anni e mezzo all’ex ministro Vincenzo Scotti
Il tribunale fiorentino condanna Scotti e altri dirigenti per falso e associazione a delinquere. Al centro dell’inchiesta, una convenzione con il Siulp e titoli ottenuti senza regole da decine di poliziotti.
Una raffica di condanne ha chiuso a Firenze uno dei capitoli più discussi dell’università privata Link Campus. Il tribunale ha inflitto 5 anni e 6 mesi di reclusione per associazione per delinquere e falso a Vincenzo Scotti, fondatore dell’ateneo ed ex ministro dell’Interno, all’ex rettore Claudio Roveda e al direttore generale Pasquale Russo.
Cinque anni e due mesi sono stati invece decisi per Stefano Mustica, ex vicepresidente del consiglio della scuola. Altri imputati, tra cui il segretario nazionale del Siulp Felice Romano, hanno ricevuto pene comprese tra i 2 anni e 2 mesi e i 3 anni e 1 mese.
L’indagine partita da Firenze
Al centro dell’indagine, avviata dalla Guardia di Finanza dopo un picco anomalo di iscrizioni di poliziotti fiorentini, c’era il corso triennale in “Scienza della politica e dei rapporti internazionali”. Gli inquirenti hanno ricostruito modalità irregolari di svolgimento degli esami, talvolta tenuti fuori sede, verbalizzati in ritardo o copiati integralmente da internet.
La Link Campus aveva inoltre stipulato una convenzione con il sindacato di polizia Siulp, che secondo l’accusa avrebbe favorito le iscrizioni in cambio di percorsi semplificati per gli studenti.
Per Scotti, Roveda e Russo è scattata anche l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Sono stati assolti invece Carlo Cotticelli e Luca Fattorini dalle accuse di falso, mentre per altri imputati alcune contestazioni sono cadute in giudizio.
Nel frattempo, la Corte d’Appello di Firenze ha confermato l’assoluzione di 69 tra studenti e docenti, respingendo il ricorso della Procura che puntava al loro rinvio a giudizio.