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Cisanello, la città-ospedale scollina: lavori oltre il 60%, ecco 15 milioni

di Roberta Galli

	Il cantiere a Cisanello
Il cantiere a Cisanello

Pisa, nuovo finanziamento dalla Regione per quello che sarà uno dei più grandi smart hospital d’Europa. Fine dei cantieri: c’è una data

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PISA. Alle porte di Pisa c’è una città-ospedale «tra le più grandi in Europa» che cresce ogni giorno tra servizi, laboratori e reparti. In gergo tecnico, uno smart hospital, che quando sarà ultimato dovrebbe garantire il diritto alla salute (di qualità) ai cittadini toscani di almeno tre province con picchi di eccellenza in diversi ambiti.

Non è un caso l’annuncio di un altro finanziamento da 15 milioni di euro, soldi che la Regione Toscana ha deciso di stanziare (lunedì la firma della delibera) per la prosecuzione dei lavori al nuovo ospedale Santa Chiara di Cisanello. La fine dei cantieri è prevista per la primavera del 2027.

Le risorse andranno ad aggiungersi a quelle a disposizione dell’Aoup (Azienda ospedaliero universitaria pisana), senza dover mettere mano, almeno in tempi brevi, alla vendita degli stabili del vecchio Santa Chiara a Pisa, a due passi dalla Torre Pendente: immobili che valgono una fortuna, ma che al momento non hanno ancora fruttato quanto ipotizzato.

Ad annunciare l’investimento il presidente della Regione, Eugenio Giani, in visita ai nuovi padiglioni, in particolari quelli che ospiteranno i servizi mensa e ristorazione, per verificare lo stato di avanzamento del cantiere dove è stato raggiunto il 60% del valore economico complessivo del progetto.

Due mesi fa era stata inaugurata la centrale tecnologica Cto (per la quale sono in corso i collaudi funzionali) che, da sola, costituisce una delle tappe fondamentali dell’appalto e il fiore all’occhiello del futuro ospedale. Questa imponente realizzazione, dotata «di motori di potenza straordinaria e tecnologie di ultima generazione», per garantire in sicurezza continuità di alimentazione e produzione anche in caso di black-out, rappresenta il nucleo centralizzato destinato alla produzione delle energie per tutti gli edifici, oltreché al ricovero e allo smistamento logistico delle merci ospedaliere. Il tutto sotto logiche di efficientamento energetico.

Per il completamento del nuovo Santa Chiara dunque è iniziato il conto alla rovescia. «Questo stanziamento di 15 milioni di euro – spiega Giani – conferma l’impegno che come Regione ci vogliamo accollare per poter andare avanti con i lavori di questo cantiere che, al momento, impiega circa 500 lavoratori. Il fatto che finora sia stato raggiunto il 60% del valore economico complessivo del progetto è la prova incontrovertibile che gli investimenti sulla sanità vanno avanti con determinazione e volontà nonostante le tante difficoltà di questi anni. Come ho sottolineato più volte, questo a Pisa è il più grande cantiere che abbiamo in Toscana e fra i più grandi in Italia per cui è notevole l’impegno politico e lo sforzo finanziario nel portare a termine un fondamentale investimento che migliorerà la salute delle persone che si rivolgono a Pisa per curarsi, perché troveranno qui uno tra gli ospedali più moderni e all’avanguardia sul piano dell’assistenza sanitaria. Il nostro impegno dunque va avanti con tenacia e faremo la nostra parte con il Governo per tutti i passaggi ulteriori che serviranno nei prossimi anni al completamento di questa partita. Abbiamo creato le condizioni per procedere senza avere la spada di Damocle di quello che doveva essere il passaggio legata alla vendita dei locali di quello che diventerà l’ex ospedale di Santa Chiara a Pisa».

Soddisfatta la nuova direttrice generale Katia Belvedere. «In questa occasione – sottolinea – ho potuto toccare con mano il grande lavoro fatto in questi difficili anni da tutte le maestranze impiegate in questa grande opera senza dimenticare i direttori dei lavori, i capi-cantiere e i progettisti insomma tutte le figure tecniche esterne e interne dell’azienda».

Presenti all’incontro anche il sindaco di Pisa, Michele Conti, che si è detto pronto a interloquire con la Regione sulla nuova destinazione del vecchio Santa Chiara, il rettore dell’università di Pisa, Riccardo Zucchi, e l’architetto Filippo Terzaghi, responsabile unico del procedimento. 

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