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Gare riorganizzazione Darsene Calafati e Pisa, il Tar dà ragione all’Adsp
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana non ha accolto il ricorso che era stato presentato dalla ditta Roberto Romoli. L’Ente: “Confermata la validità del percorso amministrativo e procedurale”
Il Tar della Toscana dà ragione all’Adsp del Mar Tirreno Settentrionale in merito alla vicenda della ristrutturazione e riqualificazione delle aree marittime della Darsena Calafati e della Darsena Pisa rispetto ai quali la ditta Roberto Romoli aveva presentato ricorso alla giustizia amministrativa. Giustizia amministrativa che quindi ha giudicato del tutto corretto l’iter seguito dall’ente livornese.
Il ricorso era stato prodotto contro gli atti che avevano per oggetto l’approvazione del piano industriale predisposto dalla società di consulenza Rina e l’avvio delle procedure per l’assegnazione dell’intero pacchetto delle aree da destinare alla cantieristica e alle riparazioni navali. I giudici hanno ritenuto inammissibili le censure rivolte al suddetto piano industriale, “sia per difetto di un interesse attuale in capo al ricorrente all’impugnazione di tali previsioni (laddove orientate allo sviluppo dell’attività cantieristica “per la nautica da diporto di alta fascia)”, sia perché afferiscono al merito di scelte tecnico discrezionali assunte dall’AdSP, recependo il Piano RINA, sulla complessiva riorganizzazione e riqualificazione delle aree della darsena Pisa e della darsena Calafati”.
Per i giudici del Tar della Toscana, non sono oltremodo accoglibili o fondate sia le censure che tendono a evidenziare un contrasto tra il piano industriale del Rina e le previsioni del piano regolatore portuale, sia quelle riguardanti presunte scorrettezza e illegittimità dell’operato dell’ente portuale in ordine alla preparazione della gara (poi vinta dall’Associazione Temporanea di Imprese Neri-Bacini spa). Gara con la quale l’authority livornese ha disposto l’affidamento transitorio sino al 30 giugno 2026 di quattro dei cinque lotti da assegnare alla nuova destinazione d’uso stante la duplice necessità di allineare la scadenza temporale della nuova concessione con quella ricondotta al Cantiere Lorenzoni, e di rifare, a concessione scaduta, una nuova gara per la riassegnazione di tutto il pacchetto.
“Con questa sentenza – dichiara in una nota l’Adsp - il TAR ha confermato la validità del percorso amministrativo e procedurale intrapreso in merito alla riorganizzazione delle aree della Darsena Calafati e Pisa. La sentenza non va però a modificare in alcun modo il proponimento dell’amministrazione di continuare a cercare con gli operatori interessati un punto di caduta a favore di una transizione morbida che non danneggi nessuno, specie quei soggetti che pur avendo partecipato alla gara non sono riusciti ad aggiudicarsi le aree”.
“Gli sforzi dell’Ente – conclude la nota - sono ancora tesi a trovare, per questi operatori, delle aree alternative da affidare mediante procedura ad evidenza pubblica, oltre a stimolare possibili collaborazioni virtuose tra gli imprenditori del tessuto locale”.