Schianto in Fi-Pi-Li: «Ecco i resti della mia auto. Siamo vivi grazie a dei “santi”»
Il racconto (con specifici ringraziamenti) di uno degli automobilisti rimasti coinvolti con la moglie nel tremendo tamponamento a Lastra a Signa
LASTRA A SIGNA. «Grazie a tutti voi. Io sono a casa, mia moglie ne avrà per tre o quattro giorni, ma siamo vivi». È la conclusione del racconto di uno degli automobilisti rimasti coinvolti nel tremendo incidente di ieri, lunedì 9 giugno, sulla superstrada Fi-Pi-Li, all’altezza di Lastra a Signa: 4 auto e un furgone il bilancio finale dell'impatto, che ha creato code per ore.
Nonostante la drammaticità dell’impatto, come si vede anche dalla foto, la coppia alla fine è uscita da quelle lamiere grazie al tempestivo e straordinario intervento dei primi soccorritori. «In particolare, un giovane volontario della Misericordia di Firenze, si è immediatamente adoperato per tenere vigile la donna in attesa dell’arrivo dei soccorsi ufficiali», come racconta l’automobilista sull’ormai celebre gruppo Facebook “I dannati della Fi-Pi-Li”.
Decisivo anche il gesto degli operatori della Misericordia di Santa Croce, che, pur trovandosi sulla carreggiata opposta, non hanno esitato un istante: hanno fermato il mezzo, sono scesi e si sono precipitati ad aiutare.
Fondamentale anche il lavoro dei vigili del fuoco, che hanno estratto i due passeggeri dalla vettura ormai distrutta, e del personale sanitario intervenuto con le ambulanze. La donna è stata successivamente trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Careggi, dove i medici hanno riscontrato lesioni guaribili in alcuni giorni. L’uomo è stato dimesso ed è già tornato a casa.
A raccontarlo sui social è lo stesso conducente, che ha voluto esprimere pubblicamente la sua gratitudine: «Ecco i resti della mia macchina. Ringrazio le persone che si sono prestate a soccorrerci in attesa delle ambulanze, un giovane della misericordia di Firenze che in attesa dei soccorsi ha tenuto vigile mia moglie, quei “santi” della Misericordia di Santa Croce che pur essendo nella carreggiata opposta sono usciti e si sono precipitati da noi, i vigili del fuoco che ci hanno liberato dalle lamiere, il personale medico e paramedico delle ambulanze e i sanitari del Pronto soccorso di Careggi. Grazie a tutti voi. Io sono a casa, mia moglie ne avrà per tre o quattro giorni ma siamo vivi».