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Dove si vive meglio in Toscana? La classifica completa delle migliori città per qualità della vita: con alcune sorprese


	Una veduta aerea di Siena
Una veduta aerea di Siena

Exploit di Siena, bene anche Firenze: tutti gli indici e i dati raccolti come di consueto dal Sole 24 Ore

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Siena si conferma tra le migliori città italiane per la qualità della vita dei più piccoli, piazzandosi al secondo posto nella classifica 2025 degli indici generazionali stilata dal Sole 24 Ore. Firenze segue a breve distanza, conquistando il quinto posto. L’indagine, presentata al Festival dell’Economia di Trento, valuta annualmente la capacità dei territori di rispondere alle esigenze specifiche di tre fasce demografiche chiave: bambini, giovani e anziani. In Toscana, i dati evidenziano un ambiente favorevole alla crescita dei bambini, con servizi e spazi adeguati. Tuttavia, la situazione appare meno rosea per le generazioni successive. Le performance regionali relative a giovani e over 65 sono decisamente meno brillanti.

Siena e Firenze eccellono per i bambini

Il merito del buon posizionamento di Siena va attribuito in particolare all’alta presenza di pediatri – seconda in Italia – e al contenuto impatto economico delle mense scolastiche per le famiglie. Firenze si distingue per la qualità e l’accessibilità dei servizi comunali dedicati all’infanzia e per le dotazioni scolastiche, come mense e palestre diffuse. Anche altre città toscane si difendono bene: Arezzo, 14esima, si distingue per l’ampia disponibilità di aree verdi attrezzate, mentre Pisa (15esima) beneficia di una solida rete pediatrica. Fanalino di coda, invece, è Livorno, che scivola al 70esimo posto, pur offrendo buoni servizi municipali per l’infanzia.

Giovani più penalizzati: nessuna città toscana tra le prime 20

Se per i bambini la Toscana offre buoni risultati, la situazione cambia quando si analizzano i dati relativi alla qualità della vita giovanile. Anche la “virtuosa” Siena perde slancio, fermandosi alla 22esima posizione. La città resta comunque vivace sul piano culturale e ricreativo, con un buon numero di eventi e una bassa incidenza di incidenti notturni. Grosseto si classifica 49esima, ma brilla per la densità di locali e spettacoli dedicati agli under 35, e per un discreto equilibrio nei costi degli affitti tra centro e periferia. Firenze, sorprendentemente, è solo 62esima: se da un lato spiccano il numero di laureati e l’offerta musicale, dall’altro pesano negativamente fattori come l’elevata età media al primo parto e una diffusa percezione di insicurezza. Pisa (52esima) e Lucca (75esima) si mantengono nella parte bassa della classifica.

Anziani: Toscana sotto la media nazionale

Per quanto riguarda la terza età, nessuna città toscana riesce a piazzarsi nelle prime 30 posizioni. Prato ottiene il miglior risultato in regione, fermandosi al 38esimo posto, grazie alla bassa percentuale di anziani soli, alla spesa pubblica destinata alla terza età e a una buona disponibilità di geriatri. Firenze è 46esima, con dati favorevoli sull’aspettativa di vita a 65 anni e una discreta dotazione di posti letto nelle RSA. Siena si piazza al 44esimo posto, mentre Pisa (56esima) si distingue almeno per l’investimento sociale sugli anziani (25esimo posto nazionale). Peggiorano la situazione Grosseto (78esima), Livorno (84esima) e Lucca, che tocca il 96esimo posto, con livelli critici nell’uso di farmaci antidepressivi (107esima posizione) ma una nota positiva nella diffusione degli orti urbani (39esima).

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