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Livorno, iscritti a scuola col sorteggio. I genitori: «Il futuro dei nostri figli affidato a una tombola»

di Francesca Suggi

	L'ingresso del liceo Enriques
L'ingresso del liceo Enriques

Per decidere i trenta ragazzi ammessi al liceo sportivo servirà un’estrazione. Le parole del preside del liceo Enriques

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LIVORNO. La vita scolastica come una lotteria. Per 11 matricole di una scuola superiore di Livorno. Troppi iscritti: si va a sorteggio. Se esce il tuo nome sei dentro. Altrimenti o scegli un altro indirizzo dello stesso istituto oppure si prende il nulla osta e si è obbligati ad andare in un’altra scuola.

Quello che accade al liceo scientifico Enriques, 1.100 ragazzi, fa discutere. Invece delle 2 classi richieste di indirizzo Sportivo a fronte di ben 41 iscritti, a settembre l’Ufficio scolastico regionale («che fa seguito alle regole autorizzative del Ministero», come specifica la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Cristina Grieco) ne autorizzerà una, che potrà essere al massimo di 30 alunni. La prospettiva? Undici studenti che a gennaio avevano fatto la loro scelta di futuro, si ritrovano esclusi. L’inaspettata e brutta sorpresa arriva alle famiglie con una prima comunicazione della scuola datata 16 aprile. La seconda pochi giorni fa: si comunica la data del sorteggio, il 6 maggio.

E allora gran parte dei genitori coinvolti tra rabbia, sconcerto e voglia di far valere il diritto allo studio dei propri figli decide di unirsi. Dopo aver bussato alla porta del dirigente scolastico Ersilio Castorina senza aver trovato soluzioni ritenute condivisibili, decidono di lanciare un appello accorato al direttore generale dell’Usr, Ernesto Pellecchia.

«Le chiediamo di indossare i nostri panni e di pensarsi nella nostra situazione, quando saremo lì ad assistere all’estrazione dei nostri figli come fossero i numeri di una tombola. Siamo a chiederle di fermare questo dannoso processo e di cercare insieme nuove soluzioni. Abbiamo bisogno di dare ai ragazzi la fiducia verso il mondo adulto e le istituzioni, perché in questo momento è stata persa. Crediamo che possano esserci scenari alternativi e confidiamo in lei che vengano presi in considerazione».

I genitori non ci stanno. Si rivolgono a chi guida le scelte scolastiche toscane per rappresentare il loro disagio, a pochi mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico. «Questi sono per noi giorni di estrema incertezza, fingiamo come persone adulte e responsabili una serenità che non abbiamo. Dobbiamo sostenere degli adolescenti ad un passo dalla prima prova importante del percorso scolastico, l’esame di terza media. Dobbiamo farci ancora più forti a seguito delle comunicazioni scioccanti che abbiamo ricevuto via mail: un sorteggio che deciderà del futuro dei ragazzi. Viene negato il diritto alla scelta, scelta ponderata e coadiuvata dal programma di Orientamento europeo, su cui come Regione e Comune sono stati investiti risorse e soldi. Qualunque sia l’esito del sorteggio, che uno sia dentro o fuori da quell’unica classe, rimarrà l’amaro in bocca».

Il liceo livornese nei giorni scorsi ha inviato una seconda comunicazione: si informa che 14 studenti sono già ammessi in base ai cosiddetti criteri della scuola, deliberati dal consiglio d’istituto. Gli altri 16 che formeranno la sezione saranno tirati a sorte il 6 maggio alle 17. Il preside del liceo Enriques capisce il disagio delle famiglie. «Noi siamo mortificati ma dobbiamo eseguire quanto disposto e autorizzato dall’Usr: è la prima volta che a fronte di un numero così elevato di iscrizioni dobbiamo ricorrere al sorteggio. Non ce l’aspettavamo. Abbiamo spiegato alle famiglie la situazione».

La mancata autorizzazione di due prime classe di liceo sportivo si inserisce in un panorama generale di taglio di organici a livello nazionale di 5660 docenti che travolge ogni scuola di ordine e grado. E così, a cascata, si va sulla riduzione di cattedre. Su regole autorizzative che non ammettono più deroghe, come in passato.

Lo conferma anche la provveditrice Cristina Grieco che, a suo tempo, come Usp aveva trasferito all’Ufficio scolastico regionale la richiesta del liceo di 2 classi di Sportivo: «Poi le richieste vengono valutate in base alle regole autorizzative ministeriali che poi diventano regionali: la regola dell’Usr per quest’anno è stata quella che non potevano essere autorizzate più classi prime dell’anno precedente», spiega.

Le famiglie “a sorteggio” chiedono aiuto al direttore Pellecchia. «Poniamo a lei delle domande a cui non sappiamo rispondere: è giusto convincere persone così giovani, che si vedono sbarrare una strada scelta, che potranno comunque perseguire i loro sogni? È giusto che sia la sorte a decretare un loro possibile futuro?».


 

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