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Dazi, la risposta della Toscana: «Essere Europa e stare uniti»

Il presidente della Regione Toscana
Il presidente della Regione Toscana

Il presidente Eugenio Giani ha convocato le associazioni di categoria: ecco il vertice

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FIRENZE. «Reagire subito, aprirsi al mondo, essere Europa e stare uniti». Così la Toscana reagisce ai dazi di Trump. Lo ha affermato il presidente della Regione, Eugenio Giani, che oggi – 8 aprile – ha presieduto, con accanto l’assessore regionale all’economia, Leonardo Marras, e il direttore generale della Regione Paolo Pantuliano il tavolo con le associazioni di categoria, convocato proprio per affrontare la questione dell’impatto dei dazi sull’economia toscana. Un tavolo che il presidente intende fare diventare permanente, con cadenza quindicinale. «Non possiamo permetterci di restare immobili – ha aggiunto Giani –. I dazi imposti da Donald Trump stanno mettendo in ginocchio l’economia globale, colpendo duramente anche le nostre imprese. Non è tempo di attendismi, né di sperare che tutto torni magicamente alla normalità. È il momento di agire, con decisione e con una strategia opposta a quella del protezionismo».

La risposta della Toscana è chiara: aprirsi, investire, innovare. «Con un bando da 8,5 milioni di euro – ha spiegato il presidente Giani – la Regione ha già aperto le porte alle aziende estere pronte a investire sul nostro territorio. Ma non basta. Per sostenere le imprese toscane nei mercati internazionali, abbiamo fatto un bando da 12 milioni di euro: risorse fondamentali per partecipare a fiere, avviare campagne di marketing, promuovere i nostri prodotti ben oltre il mercato americano. E c’è un altro ulteriore bando da 30 milioni di euro che sarà dedicato all’innovazione di prodotto o di processi produttivi. In totale, 50 milioni di euro messi subito in campo dalla Regione». Il presidente Giani ha poi sottolineato l’importanza di «essere Europa». «Trattare da soli – ha commentato – è un errore fatale. Se i singoli Stati europei decidono di inseguire la via subdola e cinica che gli Stati Uniti stanno tracciando sotto la regia degli uomini di Donald Trump, allora sì, perdiamo davvero la strada per tornare a casa. Lo diciamo con forza anche al Governo italiano: non commettete l’errore di pensare di poter trattare individualmente. La tentazione di soluzioni rapide, bilaterali, può sembrare conveniente nell’immediato, ma nel lungo periodo significa isolamento e perdita di peso politico».

«In una Regione come la Toscana – ha aggiunto Marras -, molto esposta verso i mercati internazionali e, soprattutto, verso gli Stati Uniti, c’è da aspettarsi una ripercussione non banale. Auspichiamo un negoziato che presenti l’Europa compatta, perché nessuno Stato si può permettere di avanzare soltanto i propri interessi».

Per l’assessora regionale alla formazione e lavoro Alessandra Nardini «mentre Meloni e il governo stanno a guardare per non scontrarsi con il loro alleato Trump, gli economisti lanciano l’allarme rosso sui dazi, che avranno un impatto consistente anche in termini occupazionali. Si parla di decine di migliaia di posti di lavoro a rischio. Serve che il Governo non neghi questi pericoli e agisca con un piano di investimenti e sostegni che arginino gli effetti di questa folle guerra commerciale». 

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