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Cerchi lavoro? Attenzione alla nuova truffa del curriculum: come funziona e cosa fare per difendersi


	"Abbiamo ricevuto il tuo curriculum": attenzione alla nuova truffa telefonica
"Abbiamo ricevuto il tuo curriculum": attenzione alla nuova truffa telefonica

Prima la chiamata con un prefisso italiano, poi la richiesta di avviare una chat su WhatsApp ma potrebbe essere un tentativo di frode

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Il telefono squilla. Il prefisso è italiano: +39. Una voce preregistrata informa il destinatario di aver “ricevuto un curriculum” e invita ad avviare una chat su WhatsApp per ulteriori dettagli. Un messaggio che potrebbe sembrare credibile, soprattutto per chi è effettivamente alla ricerca di un lavoro, ma che nasconde un pericoloso tentativo di truffa che sta colpendo moltissime persone. 

«Ancora una volta ci troviamo di fronte a una truffa che sfrutta l’ansia da ricerca di lavoro e la buona fede delle persone - dichiara Francesco Luongo, portavoce nazionale del Movimento Difesa del cittadino (Mdc) -. Serve maggiore attenzione da parte dei consumatori e un rafforzamento dei controlli da parte delle autorità per contrastare questo fenomeno dilagante che colpisce soprattutto chi si trova in una situazione di vulnerabilità economica».

Le categorie più a rischio

Particolarmente a rischio risultano i più giovani, spesso alle prime esperienze nel mondo del lavoro e quindi più esposti a cadere nella rete di proposte ingannevoli che promettono guadagni facili. La scarsa familiarità con le dinamiche del mercato del lavoro e la pressione psicologica di trovare un’occupazione li rende bersagli ideali per questo tipo di truffe.

Come funziona

Il Movimento Difesa del Cittadino invita i cittadini a informarsi e a prestare massima cautela: nessun serio datore di lavoro propone offerte attraverso chiamate preregistrate e link a chat su WhatsApp. Secondo le segnalazioni raccolte dall'osservatorio nazionale tra le sedi territoriali, la strategia è subdola: l’apparente affidabilità del numero italiano induce la vittima ad abbassare la guardia, a differenza di quanto avviene con numeri dall’estero, come quelli con prefisso +33, che solitamente generano maggiore sospetto. Dopo aver risposto o attivato la chat su WhatsApp, l’utente entra in contatto con una falsa agenzia che propone incarichi online facili e ben retribuiti, sul modello già noto della "truffa dei Mi piace". L’obiettivo finale è sempre lo stesso: spingere le vittime a trasferire somme crescenti di denaro su piattaforme di trading non regolamentate, promettendo guadagni facili e immediati. Una volta ottenuti i fondi, i truffatori scompaiono, lasciando il consumatore senza risparmi e senza possibilità di recupero. Nel 2024 l’Agcom ha registrato un aumento del 25 per cento delle frodi telefoniche e via app di messaggistica rispetto all’anno precedente.

Come difendersi

  • Il Movimento Difesa del Cittadino ha stilato una lista di consigli:
  • Non rispondere e bloccare immediatamente il numero sospetto, soprattutto se non si è inviato recentemente alcun curriculum
  • Non cliccare su link o avviare conversazioni su WhatsApp con soggetti sconosciuti che promettono offerte di lavoro online.
  • Verificare sempre l`identità delle aziende, consultando siti ufficiali e diffidando da chi chiede di investire denaro in piattaforme non riconosciute.
  • In caso di dubbi o truffe subite, segnalare l’accaduto alla polizia postale e contattare le associazioni dei consumatori per ricevere assistenza legale.
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