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Filiera corta e sostenibilità: il progetto che rilancia l’agroalimentare pisano-livornese


	Un momento di rilancio per l'agricoltura pisana e livornese 
Un momento di rilancio per l'agricoltura pisana e livornese 

Un progetto innovativo promuove la filiera corta nel Distretto Rurale Terre Pisano-Livornesi, coinvolgendo imprese agricole, artigianali e ristorative

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Mercoledì 11 dicembre, alle 15,30, nella sede di Busti Formaggi SpA ad Acciaiolo, nel Comune di Fauglia, si terrà un importante incontro per fare il punto sul Progetto per il rafforzamento del sistema locale di produzione e consumo nel Distretto Rurale Terre Pisano-Livornesi. Il progetto, capofila della società Busti Formaggi, è stato ideato e redatto dalla GreenGea snc di Pisa e ha visto la partecipazione di 20 soggetti tra imprese agricole, artigianali, commerciali, associazioni di produttori e il Distretto stesso. A maggio 2022, il progetto ha ottenuto il secondo posto nella graduatoria sul Bando regionale.

Gli obiettivi

L’obiettivo principale del progetto è il rafforzamento della filiera locale di produzione, distribuzione e consumo nel territorio, con un focus particolare sulle eccellenze agroalimentari dei Comuni coinvolti: Cascina, Castellina Marittima, Fauglia, Orciano Pisano, Santa Luce e Collesalvetti, con una particolare estensione a San Vincenzo. Il progetto ha cercato di rafforzare la collaborazione tra le imprese attraverso l’ATS (Associazione Temporanea di Scopo, ndr), istituita appositamente per sostenere la cooperazione tra le diverse realtà locali. Uno degli aspetti fondamentali è stato il rafforzamento della filiera corta, un modello distributivo che riduce il numero di passaggi necessari per portare il prodotto al consumatore finale, con l’obiettivo di migliorare l’impatto ambientale e ridurre la Carbon Footprint. In tal modo, il progetto ha consentito di tracciare l’impronta ecologica iniziale della filiera e pianificare azioni per ottenere miglioramenti significativi nel tempo.

Indagini e strumenti a supporto del rafforzamento della filiera

Due studi preliminari, che hanno riguardato il censimento delle produzioni locali e la valutazione dell’impronta di carbonio, sono stati fondamentali per il successo del progetto. Queste ricerche hanno permesso di:

  • Implementare un sistema di collaborazione tra gli operatori della filiera, formalizzato nell’ATS, e definito attraverso il disciplinare d’uso del marchio collettivo.
  • Efficientare gli scambi di prodotti e servizi tra le imprese aderenti.
  • Creare una strategia di promozione del territorio, dei suoi prodotti e dei servizi delle aziende partner.

Un altro strumento cruciale è stato il contratto di fornitura prototipo tra le aziende agricole e agroalimentari e le strutture di ristorazione, destinato a consolidare la collaborazione tra i soggetti della filiera e favorire l’allargamento delle alleanze territoriali.

La promozione del territorio

L’indagine quali-quantitativa ha dato anche la possibilità agli operatori della filiera di approfondire le potenzialità del territorio, rafforzando le loro competenze. Il progetto ha avuto anche un impatto positivo sulla collaborazione tra le imprese, che, attraverso percorsi di coprogettazione, hanno potuto sviluppare strategie di promozione e comunicazione solidamente strutturate. Tali strategie, unite a strumenti pratici come l’e-commerce per la vendita collettiva e l’organizzazione logistica del sistema di approvvigionamento, sono diventate fondamentali per la crescita della filiera corta e per il consolidamento del Distretto Rurale Terre Pisano-Livornesi.

Il contributo regionale e gli sviluppi futuri

Il costo complessivo del progetto è stato di 71.480,00 euro, con un contributo in conto capitale di 50.000,00 euro finanziato attraverso la sottomisura 16.4. La collaborazione tra il pubblico e il privato ha quindi rappresentato una risorsa fondamentale per il successo di questa iniziativa. L’area di interesse del progetto comprende non solo i Comuni del Distretto rurale Terre Pisano-Livornesi, ma anche l'area costiera fino a San Vincenzo, grazie alla partecipazione di realtà aziendali significative, come il Busti Formaggi e altre imprese agricole, artigianali e commerciali.

I partner del progetto

Il progetto ha coinvolto un ampio partenariato, tra cui Busti Formaggi SpA (capofila), Agriturismo La Tanna de Petra, Az. Agr. Bottoni Olga, Panificio Nencini e molti altri operatori locali. Questo partenariato ha avuto come obiettivo non solo il rafforzamento delle singole realtà, ma anche la creazione di nuove relazioni e opportunità, attraverso l’allargamento della rete commerciale e la promozione dei prodotti territoriali. Il progetto ha dato vita a una rete solida che potrebbe estendersi ulteriormente, con l’obiettivo di migliorare il modello di filiera corta e accrescere la competitività delle imprese agricole e agroalimentari del territorio, sostenendo la crescita economica locale e promuovendo un approccio sostenibile.

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