Il Tirreno

Toscana

Dopo la tragedia

Morto in Fi-Pi-Li, le lacrime di babbo Giovanni: «Vi racconto chi era Sandro Banchellini, il mio secondo figlio volato in cielo»

di Sabrina Chiellini

	A sinistra l'auto dopo l'incidente: a destra Giovanni e sotto Sandro Banchellini
A sinistra l'auto dopo l'incidente: a destra Giovanni e sotto Sandro Banchellini

Le parole del padre del volontario 48enne morto mentre andava alla ricerca di nonna e nipotino dispersi nell’alluvione a Montecatini Valdicecina: nel 2011 la famiglia aveva subito un altro grave lutto

27 settembre 2024
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CASCINA. Perdere un figlio è un dolore devastante e Giovanni Banchellini, padre di Sandro, il volontario di 48 anni morto in un incidente lungo la superstrada, quel dolore lo aveva purtroppo già incontrato.

Tredici anni dopo

Era un giorno di marzo del 2011. Il figlio Andrea, 28 anni, perse la vita sul lavoro. Affrontare quel lutto per Giovanni e la sua famiglia era stata una prova terribile. Subito dopo la morte della moglie per una malattia. «Andrea e mamma, sempre nei nostri cuori», scriveva in quei giorni Sandro con la dolcezza che lo rendeva una persona speciale. Un dolore che si rinnova e lascia senza parole. «Non immaginavo che potesse succedere di nuovo – sono le prime parole di Giovanni in lacrime – Sandro viveva per aiutare gli altri, era la sua missione, tutti gli volevano bene. Lui era contento, stava bene, quando riusciva a rendersi utile». È tutto incredibile: ha perso la vita mercoledì 25 settembre mentre, con la divisa della Croce Rossa – era uno dei volontari più attivi della sezione di San Giovanni alla Vena – stava andando in Valdicecina per partecipare alle ricerche della nonna e del nipotino di tre mesi dispersi dopo l’alluvione dello Sterza. E l’incidente lo ha sorpreso lungo una via, la superstrada Firenze-Pisa–Livorno, che Sandro con il gruppo dei “Dannati” avrebbe voluto più sicura. A volte il destino sembra accanirsi.

(Che fine fanno ora le chat della Fi-Pi-Li? La decisione e il luogo del funerale)

Non è possibile

«I momenti più difficili ci sembrava di averli superati tutti insieme, invece arriva un’altra prova» si sfoga Giada, sorella di Sandro, diventata mamma da poco più di un anno. Un’altra telefonata, un’altra notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere. Sandro era davvero un uomo dal cuore d’oro. L’altra mattina, raccontano i familiari, si era a lungo preparato per andare a Montecatini Valdicecina. Era a casa, nella campagna di Cascina, aspettava una telefonata, che sembrava non arrivare mai, per poter partire. «Ma quando mi chiamano?», si domandava. Sarebbe dovuto andare con un altro volontario che all’ultimo ha rinunciato per un altro impegno. Poi la partenza alla guida della Panda della Cri. È stato Fabio, l’altro fratello, il primo a cominciare a preoccuparsi quando ha visto che Sandro, contrariamente al solito, non gli aveva telefonato e il suo telefono squillava a vuoto. «Chiamava sempre quando andava a fare un servizio. Ci diceva dove andava e poi telefonava per non farci preoccupare», racconta.

Quel telefono che non squilla

L’altro giorno però non si era fatto sentire. Non era da lui. Fabio intanto ha letto sul gruppo dei “Dannati” che in superstrada c’era stato un brutto incidente a Lavoria. Non era più tranquillo, aveva uno strano presentimento. Così è salito sull’auto ed è andato a vedere cosa era successo. Quando da lontano ha visto la Panda ha capito tutto. «Anche io a quel punto ero in ansia, ho cominciato a guardare il telefonino – scuote la testa Giada – ormai eravamo tutti spaventati. Era proprio mio fratello l’automobilista morto». Poi l’abbraccio dei due figli al padre Giovanni, custode al campo sportivo di Fornacette. Da più di 10 anni padre e figlio, instancabile volontario e amante degli animali (i gatti erano i suoi preferiti) vivevano insieme. Un’intera comunità, quella del volontariato, è vicina alla famiglia Banchellini. Il funerale si svolgerà a Vicopisano, comune che Sandro aveva scelto come sua “seconda casa”, qui donava il suo tempo alla Croce Rossa di San Giovanni. Questa associazione e la Vab di Vicopisano si sono offerte di organizzare il funerale, come segno di ringraziamento per tutto quello che Sandro ha fatto. Verrà aperta anche una sottoscrizione. Il funerale non è ancora stato fissato. La procura di Pisa ha aperto un’inchiesta sull’incidente mortale e sembra intenzionata a disporre l’autopsia. Il conducente del furgone è stato indagato per omicidio stradale e lesioni. Nello scontro c’è stato anche un ferito, ricoverato a Pisa. È un militare di San Miniato. Ha visto la Panda ferma al margine della strada e si è fermato per aiutare. Quando il furgone ha centrato la vettura, l’ha spostata ferendo il 54enne.

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