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Cortei pro-Palestina, studenti caricati dalla polizia a Firenze e Pisa: ci sono feriti. Il dipartimento di Pubblica sicurezza: «Tensioni per il mancato preavviso»


	Una manifestante ferita a Firenze e gli scontri a Pisa
Una manifestante ferita a Firenze e gli scontri a Pisa

Gli agenti sono intervenuti con i manganelli: a Pisa sono stati 13 i ragazzi feriti, di cui 10 minorenni. Cosa è successo e le testimonianze di chi si trovava alle manifestazioni

23 febbraio 2024
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Mattinata di scontri a Pisa e a Firenze durante i cortei degli studenti per chiedere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. In entrambi i casi ci sono state delle cariche della polizia e alcuni giovani hanno riportato ferite e contusioni.

In sintesi

IL RACCONTO DELLA GIORNATA

Ore 19.31 Pisa: feriti 13 studenti, di cui 10 minorenni

Secondo quanto riportano fonti sanitarie il bilancio dopo le cariche a Pisa è di 13 feriti di cui 10 minorenni.

Ore 19. Il Dipartimento di Pubblica sicurezza: “Tensioni per il mancato preavviso, verifiche”

“Gli episodi odierni di scontro con i manifestanti e con gli studenti fanno emergere le difficoltà operative di gestione, durante i servizi di ordine pubblico, di possibili momenti di tensione determinati dal mancato rispetto delle prescrizioni adottate dall'Autorità ovvero dal mancato preavviso o condivisione dell'iniziativa da parte degli organizzatori”. Così in una nota il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sottolineando che “l'impegno è da sempre proteso a garantire il massimo esercizio della libertà di manifestazione e nel contempo ad assicurare la necessaria tutela degli obiettivi sensibili presenti sul territorio nazionale. Quanto verificatosi nelle città di Firenze e di Pisa costituirà, come sempre, momento di riflessione e di verifica sugli aspetti organizzativi e operativi connessi alle numerose e diversificate tipologie di iniziative, che determinano l'impiego quotidiano di migliaia di operatori delle forze dell'ordine”.

Ore 18.30 A Pisa lungarni bloccati da migliaia di persone per protesta

Due manifestazioni spontanee, sotto la prefettura e in piazza XXSettembre, nel pomeriggio hanno richiamato migliaia di partecipanti che hanno deciso di spostarsi in blocco in piazza dei Cavalieri, lo spazio "negato" nella mattinata dalla polizia agli studenti in corteo, fermati a colpi di manganello.

Ore 17.50 Il ministro Urso: rispetto per le forze dell’ordine, sempre garantito il diritto di manifestare

«Non ho piena contezza della situazione, mi occupo di tanti dossier industriali. Io ho sempre molto rispetto per il lavoro delle forze dell'ordine e certamente noi, anche per la nostra tradizione, siamo quelli che più di tutti abbiamo tutelato il diritto di manifestare da parte di chiunque in questo Paese, che non deve mai essere messo in discussione». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a margine del Forum in Masseria a Saturnia, rispondendo a una domanda sugli scontri a Pisa.

Ore 17.30 SìCobas Firenze: «La ragazza colpita dalle manganellate ha il naso rotto»

Una frattura al naso e un taglio sotto un occhio: è quanto ha riportato una ragazza colpita da una manganellata sferratagli da un poliziotto nel corso della manifestazione pro Palestina che si è tenuta questa mattina a Firenze. Lo riferisce, in una nota, Luca Toscano, di Si Cobas, spiegando che la ragazza è stata medicata e refertata al pronto soccorso dove anche altri manifestanti avrebbero fatto ricorso alle cure dei sanitari. «Dopo le censure televisive, arriva la censura a mezzo manganellate - dichiara Toscano - In Italia è diventato vietato manifestare contro il massacro di palestinesi in corso a Gaza? Denunciamo la violenza delle forze dell'ordine contro una manifestazione pacifica che ha unito studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici nel dire un chiaro 'no al genocidio’».

Intanto arriva anche la spiegazione della Questura di Firenze sulle cariche che le forze dell'ordine hanno effettuato per respingere i manifestanti. Secondo la Questura, i Cobas avevano presentato un preavviso per una manifestazione da piazza Santissima Annunziata a piazza Ognissanti per poi inizialmente tornare indietro, ma convenendo poi di chiudere in piazza Ognissanti con i discorsi conclusivi. Le cariche, spiegano da via Zara, sono scattate quando i partecipanti al corteo, arrivati in piazza Ognissanti, hanno cercato di forzare il cordone delle forze dell'ordine per dirigersi verso il lungarno dove si trova consolato Usa.

Ore 17.10 Università di Firenze: «Contrari a ogni forma di violenza»

L'Università di Firenze, con un comunicato, esprime «con fermezza la propria contrarietà a ogni forma di violenza e condivide la preoccupazione espressa anche da altre istituzioni circa gli scontri avvenuti questa mattina a Pisa e a Firenze che hanno provocato il ferimento di alcuni giovani». L'Università di Firenze, si legge nella nota diffusa dall'Ateneo, "confida che le autorità competenti facciano chiarezza sull'accaduto e ribadisce ancora una volta il proprio impegno a favore del dialogo, nella convinzione che sia la sola strada da percorrere per la risoluzione dei conflitti".

Ore 16.55. Giani: «I manganelli non sono una soluzione al dissenso politico»

«Le immagini di Pisa e Firenze mi lasciano senza parole. In Toscana non accettiamo la violenza contro ragazze e ragazzi che manifestano pacificamente. I manganelli non sono la soluzione al dissenso politico! Vogliamo capire come siano possibili questi inaccettabili atti repressivi e violenti!». Così sui social Eugenio Giani, presidente della Toscana.

Ore 16.30. I funzionari di polizia: «Abbassiamo i toni»

«Invitiamo tutti ad abbassare i toni per il tafferuglio tra forze di polizia e i manifestanti pro Palestina verificatosi a Pisa. L'esperienza ci insegna che spesso le manifestazioni di studenti sono infiltrate da esperti fomentatori di disordini di piazza che strumentalizzano gli studenti stessi. Non è la prima volta che li guidano avverso le Forze di Polizia con abili pressioni e provocazioni volte a creare lo scontro, soprattutto quando le manifestazioni non sono preavvisate. Perciò è meglio attendere l'esito degli accertamenti dell'autorità di Pubblica Sicurezza». Così in una nota Enzo Letizia, segretario dell'associazione nazionale funzionari di polizia.

Ore 15.15 Anpi: «Basta governo col manganello»

«A Pisa la polizia ha caricato con estrema violenza un pacifico corteo di ragazzi e ragazzini liceali che manifestavano il loro libero pensiero sulla tragedia di palestinese. È l'ennesimo episodio di una gratuita violenza delle forze dell'ordine, che nega di fatto il diritto al dissenso. È evidente che ci sono indicazioni nazionali al fine di reprimere qualsiasi manifestazione non gradita. Non vogliamo il governo del manganello. Piantedosi deve rispondere. Ora basta!». A dirlo Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi.

Ore 15. Ceccardi (Lega): «Corteo non autorizzato che voleva scatenare il caos»

«Se un corteo non è autorizzato dalla questura, se i manifestanti che vi partecipano si sono autoconvocati sui social, se hanno l'intenzione di scatenare il caos nel centro di Pisa e di Firenze forzando i blocchi delle forze dell'ordine, di cosa c'è da stupirsi se poi la polizia interviene per contenerli e disperderli? Ancora una volta, la sinistra ci offre la narrazione di un mondo al contrario, in cui chi calpesta le regole del vivere e manifestare civilmente è dalla parte giusta, mentre chi fa rispettare la legalità e la sicurezza di tutti è un criminale. Io sto dalla parte dei poliziotti che hanno fatto il proprio dovere, li ringrazio ed esprimo vicinanza e solidarietà nei loro confronti, soprattutto per le ignobili accuse che già stanno ricevendo dalla sinistra. Questi manifestanti cercavano lo scontro per ergersi a martiri ed eroi ma restano dei delinquenti da denunciare e daspare». Così Susanna Ceccardi (Lega) sugli scontri odierni ai cortei pro-Palestina di Firenze e Pisa.

Ore 14.45 Schlein: «Basta manganellate agli studenti»

«Basta manganellate sugli studenti. Le immagini di Pisa sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia». Così la segretaria del Pd Elly Schlein, che posta sui social un video delle cariche della polizia durante la manifestazione degli studenti, a Pisa. «Presentiamo subito un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca - aggiunge - C’è un clima di repressione che abbiamo già contestato mercoledì scorso al ministro in Parlamento. Difendiamo la libertà di manifestare pacificamente».

Ore 14.20 L’intervento del rettore dell’Università di Pisa

«L'Università di Pisa esprime profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti questa mattina nel centro della città, che hanno causato a quanto pare il ferimento di studenti universitari e di studenti delle scuole superiori. In attesa di ricevere chiarimenti sull'accaduto e sull'operato delle forze dell'ordine, auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca. Conferma la sua posizione caratterizzata dalla massima apertura al dialogo pacifico fra tutte le posizioni e dal ripudio della violenza in tutte le sue forme». Lo dichiara, in una nota, Riccardo Zucchi, rettore dell'Università di Pisa. «Riguardo alla tragica situazione in Israele e Palestina, ribadisce il suo sgomento per l'attacco terroristico dell’ottobre scorso e per la strage attualmente in corso nella striscia di Gaza, unendo la sua voce a quella di tutti coloro che chiedono l'immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi», osserva il Rettore. Zucchi «informa di aver già organizzato per il 14 marzo una riunione straordinaria del Senato Accademico aperta alla partecipazione di esterni, nel corso del quale verranno presentate, discusse e votate mozioni, elaborate anche da gruppi studenteschi, su questa e altre questioni di grande impatto sociale».

Ore 14. Il sindaco di Pisa: «Amareggiato per l’accaduto, voglio incontrare gli studenti»

«Quello che è accaduto stamani in città mi ha profondamente amareggiato, prima ancora che come Sindaco, come cittadino e genitore». Lo ha detto il sindaco di Pisa, Michele Conti. «Ho telefonato stamani a questore e prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. E che Pisa, da sempre, è luogo di incontro e confronto. Così come voglio ricordare - aggiunge il sindaco di Pisa - a tutti che la convivenza pacifica è assicurata in primo luogo dal rispetto delle regole e chi non le rispetta va sanzionato. Come mi auguro avvenga per chi si è reso responsabile del blitz sulla nostra Torre di qualche settimana fa. Ma mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori. Così come non si può usare la violenza per imporre una propria idea. Voglio parlare con questi ragazzi, ascoltare le loro ragioni e i loro racconti. Il Comune di Pisa è uno spazio pubblico dove è possibile esprimere liberamente, ed educatamente, ogni pensiero», conclude Conti.

Ore 12. Gli scontri a Firenze

A Firenze la tensione tra studenti e forze dell’ordine è esplosa vicino al consolato Usa. Un gruppo di studenti, staccatosi dal corteo di alcune centinaia di manifestanti scesi in piazza in solidarietà al popolo palestinese, voleva raggiungere la sede diplomatica per rivendicare il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Il gruppo è entrato in contatto con il cordone di poliziotti e carabinieri schierato in assetto antisommossa su lungarno Vespucci che ha respinto il tentativo di avvicinamento con una carica di alleggerimento. Una ragazza ha riportato una ferita a un occhio.

Il corteo, partito da piazza Santissima Annunziata e formato oltre che da rappresentanti dei sindacati di base anche da studenti e appartenenti alla comunità palestinese, ha sfilato per le vie del centro storico arrivando fino ai lungarni in prossimità del consolato statunitense. Qui era stato predisposto uno sbarramento dalle forze dell'ordine. I manifestanti hanno cercato di avanzare e la polizia li ha respinti con cariche di alleggerimento. Alla fine il corteo ha raggiunto piazza Ognissanti dove si sono tenuti gli interventi finali.

Ore 10.30. Le cariche a Pisa

Una carica della polizia questa mattina a Pisa ha impedito ad un gruppo di manifestanti pro Palestina di raggiungere Piazza dei Cavalieri. Gli scontri sono avvenuti durante un corteo studentesco: la polizia, schierata a protezione di uno degli accessi della centrale piazza di Pisa, hanno fermato con scudi e manganelli un gruppo di giovani e giovanissimi che cercava di entrare nella piazza al grido di "Palestina Libera".

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