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Pisa, studenti caricati dalla polizia alla manifestazione per la Palestina: cosa è successo e le testimonianze – Video


	Pisa, le cariche della polizia
Pisa, le cariche della polizia

Forze dell’ordine in azione quando il corteo cerca di entrare in piazza dei Cavalieri: almeno 5 persone identificate. Il sindaco Conti: «Non si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi delle scuole superiori». Il presidente della Provincia chiede la convocazione urgente del comitato sicurezza

23 febbraio 2024
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PISA. Alta tensione nel cuore di Pisa, nella mattinata di venerdì 23, nel corso di una manifestazione di studenti per la drammatica situazione di Gaza. Si sono verificati scontri e cariche tra polizia e alunni, soprattutto delle scuole superiori, che manifestavano per la Palestina. Sul caso il presidente della provincia di Pisa, Massimiliano Angori, chiede la convocazione urgente del Comitato provinciale Ordine e sicurezza pubblica «al fine di avere un confronto istituzionale in merito a quanto accaduto».

Cosa è successo

La manifestazione pro-Palestina ha vissuto momenti caldi quando il corteo dei giovani, in via San Frediano, ha cercato di entrare in piazza dei Cavalieri. I manifestanti sono stati respinti dal cordone di forze dell’ordine schierato proprio all’imbocco della piazza (mentre un altro vigilava su piazza dei Miracoli) e c’è stata un carica, con pesanti scontri. Alcuni giovani, studenti soprattutto delle superiori, sono stati identificati. Dalle prime informazioni, sarebbero 10 i minorenni feriti.

Il sindaco Conti: «Sono amareggiato»

Sul caso c’è l’intervento del sindaco Michele Conti: «Quello che è accaduto stamani in città mi ha profondamente amareggiato, prima ancora che come sindaco, come cittadino e genitore. Ho telefonato stamani a questore e prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. E che Pisa, da sempre, è luogo di incontro e confronto. Così come voglio ricordare a tutti che la convivenza pacifica è assicurata in primo luogo dal rispetto delle regole e chi non le rispetta va sanzionato. Come mi auguro avvenga per chi si è reso responsabile del blitz sulla nostra Torre di qualche settimana fa. Ma mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori. Così come non si può usare la violenza per imporre una propria idea. Voglio parlare con questi ragazzi, ascoltare le loro ragioni e i loro racconti. Il Comune di Pisa è uno spazio pubblico dove è possibile esprimere liberamente, ed educatamente, ogni pensiero».

L’Università: parla il rettore

Sugli scontri le parole del rettore, Riccardo Zucchi. «L’Università di Pisa esprime profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti questa mattina nel centro della città, che hanno causato a quanto pare il ferimento di studenti universitari e di studenti delle scuole superiori.

In attesa di ricevere chiarimenti sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine, auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca.

Conferma la sua posizione caratterizzata dalla massima apertura al dialogo pacifico fra tutte le posizioni e dal ripudio della violenza in tutte le sue forme.

Riguardo alla tragica situazione in Israele e Palestina, ribadisce il suo sgomento per l’attacco terroristico dell’ottobre scorso e per la strage attualmente in corso nella striscia di Gaza, unendo la sua voce a quella di tutti coloro che chiedono l’immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Informa di aver già organizzato per il 14 marzo una riunione straordinaria del Senato Accademico aperta alla partecipazione di esterni, nel corso del quale verranno presentate, discusse e votate mozioni, elaborate anche da gruppi studenteschi, su questa e altre questioni di grande impatto sociale».

Le reazioni politiche

Sul caso stanno arrivando le prime reazioni. Così il vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi: «Ancora violenze ingiustificate, questa volta su studenti e studentesse riuniti in un corteo pro Palestina a Pisa. Manganelli all'improvviso all'imbocco di una via strettissima e chiusa da una camionetta della polizia, senza possibilità di fuga per i manifestanti. E poi ragazzi disarmati fermati e messi a terra con le mani dietro la schiena. Sono scene che fanno male e non hanno una ragione, se non quella di punire e scoraggiare ogni forma di dissenso e di protagonismo della società civile. Chi ha ordinato queste cariche? A che scopo?».

Oreste Sabatino, segretario provinciale del Pd di Pisa: «Un corteo di studenti delle scuole superiori non si può in alcun modo e per nessun motivo trasformare in cariche da parte della Polizia e con giovani ragazzi bloccati a terra con le mani dietro la schiena. Quello che è successo oggi a Pisa è gravissimo e inaccettabile e va contro i principi della nostra Costituzione. Chiediamo al sindaco Conti di condannare tutto ciò e allo stesso tempo che si faccia luce su quanto accaduto».

La senatrice Ylenia Zambito del Pd: «Quello che è accaduto al corteo studentesco di questa mattina a Pisa è molto grave ed è un bruttissimo segnale per la nostra democrazia. Il governo Meloni deve rispondere di ciò che è accaduto: presenterò, a nome del gruppo Pd al Senato, un'interrogazione al ministro dell'Interno Piantedosi per avere chiarimenti sui gravissimi fatti. In quel corteo c'erano tra l'altro minorenni che sono stati manganellati e dai video che girano in rete si vedono ragazzi fermati e fatti sdraiare a terra per essere ammanettati. Si apprende inoltre di giovanissimi portati via in ambulanza per le ferite riportate durante le energiche cariche delle Forze dell'ordine. Non si può reprimere una manifestazione pacifica con questi metodi violenti, sono immagini incompatibili con le nostre leggi ed il diritto a manifestare le proprie opinioni. Manifestare, lo ricordiamo, è un diritto garantito dalla Costituzione della nostra Repubblica».

Ciccio Auletta (Una città in Comune): «Quanto è avvenuto questa mattina al corteo degli studenti e delle studentesse per la Palestina è di una gravità inaudita. Il corteo assolutamente pacifico è stato prima bloccato in via San Frediano e quindi è stato immotivatamente e ripetutamente caricato dagli agenti in assetto antisommossa con diversi studenti e studentesse che sono stati feriti e portati via in ambulanza, e alcuni anche fermati. Siamo di fronte ad una violenza gratuita, ingiustificabile e fuori controllo da parte forze dell’ordine che hanno creato e prodotto una situazione inaccettabile, impedendo alle studentesse e agli studenti di poter liberamente manifestare come prevede la nostra Costituzione. Il Questore deve rispondere di questi fatti gravissimi in prima persona, con un quartiere militarizzato e reparti fuori controllo che hanno picchiato chi gli si parava davanti. Quello che è accaduto oggi a Pisa si inserisce in un clima più generale di repressione e censura che da settimane si sta portando avanti nel nostro paese contro chi protesta e scende in piazza per chiedere l’immediato cessato il fuoco e fermare il genocidio in atto contro il popolo palestinese. Agli studenti e alla studentesse va tutto il nostro sostegno e solidarietà».

Così Susanna Ceccardi (Lega): «Se un corteo non è autorizzato dalla questura, se i manifestanti che vi partecipano si sono autoconvocati sui social, se hanno l'intenzione di scatenare il caos nel centro di Pisa e di Firenze forzando i blocchi delle forze dell'ordine, di cosa c'è da stupirsi se poi la polizia interviene per contenerli e disperderli? Ancora una volta, la sinistra ci offre la narrazione di un mondo al contrario, in cui chi calpesta le regole del vivere e manifestare civilmente è dalla parte giusta, mentre chi fa rispettare la legalità e la sicurezza di tutti è un criminale. Io sto dalla parte dei poliziotti che hanno fatto il proprio dovere, li ringrazio ed esprimo vicinanza e solidarietà nei loro confronti, soprattutto per le ignobili accuse che già stanno ricevendo dalla sinistra. Questi manifestanti cercavano lo scontro per ergersi a martiri ed eroi ma restano dei delinquenti da denunciare e daspare».

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