«Per riavvicinare i giovani ai mestieri risvegliamo in loro il senso di dignità»
Pompili (Cna Industrie): «Faremo osservare da vicino come nasce un prodotto»
«Si sta perdendo il senso del valore del lavoro». Ad affermarlo è Silva Pompili, presidente nazionale di Cna Industria e membro del Comitato esecutivo toscano di Cna Industria.
A lei, che conosce bene sia la situazione toscana che quella italiana, abbiamo chiesto se anche nel resto del nostro Paese esiste il problema della ricerca di personale nelle piccole e medie imprese, come viene lamentato dalla maggior parte dei titolati. «Si tratta di un problema presente in tutto il nostro Paese – spiega Silva Pompili – Questo tema è stato affrontato più volte nelle riunioni di presidenza di Cna Industria e fra le conclusioni alle quali siamo giunti c’è quella che ci sia stato un vero proprio cambio culturale su ciò che significa “lavorare”».
Determinante è stato questo cambio di visione rispetto al passato. «Si è perso il senso del valore del lavoro – prosegue la rappresentante di Cna Industria – che era sì un mezzo per avere il sostentamento economico per vivere, ma era anche un sintomo di dignità, di senso di responsabilità». In molti casi proprio il senso di dignità legato al lavoro si è perso e la responsabilità non va attribuita al reddito di cittadinanza o al sistema della formazione che non funziona secondo l’associazione. «In passato “dignità” voleva dire – aggiunge Silva Pompili – avere un lavoro: l’impegno di trovare e di imparare un mestiere e di guadagnarsi da vivere, di avere una visione del futuro tramite questo». La prospettiva era cambiata già prima della pandemia che ha solo rafforzato questo diverso approccio con il mondo del lavoro.
Cna Industria all’interno del sistema confederale sta lavorando per risolvere il problema aiutando gli imprenditori in questa ricerca di personale che sia qualificato e invogliato a restare in un’impresa ma si sta muovendo anche per un nuovo cambio culturale «Stiamo lavorando per rafforzare la formazione – spiega la presidente di Cna nazionale – anche se già la nostra Confederazione ha fatto molto in questo settore. L’impegno, però, è anche quello di riavvicinare i giovani al lavoro artigiano e ai mestieri che lo caratterizzano, facendoli entrare nelle aziende e nelle botteghe, risvegliando in loro l’interesse e avvicinandoli alla passione che ognuno di noi mette nelle proprie attività».
Avvicinare i ragazzi al mondo dei mestieri potrebbe essere davvero una soluzione per fare comprendere cosa significa dignità che spesso si traduce in passione per le proprie attività è il parere di Cna. «Conoscere da vicino il nostro mondo – conclude – potrebbe anche far comprendere a un giovane di avere delle attitudini che il mondo della scuola ha difficoltà a far emergere». Poter osservar e dall’interno come nasce un prodotto, avere la possibilità di realizzarlo con le proprie mani, mettere alla prova la propria creatività può essere uno stimolo che, magari, a scuola – per mancanza di spazi, tempo, occasioni – agli studenti non è consentito provarel