Black Friday alle porte: cosa conviene, come difendersi dalle truffe e dagli inganni sui prezzi
Febbre da shopping in vista di venerdì prossimo: i consigli per evitare le trappole abbagliati dagli sconti
Divano, coperta e pc acceso. Oppure tutti in strada e occhi alle vetrine per togliersi il pensiero (a volte angoscioso) dei regali di Natale o per trovare la super offerta. Magari quella cosa di cui non si ha proprio bisogno. Un capriccio. Per cui «meglio aspettare gli sconti del Black Friday». Che come ogni ultimo venerdì di novembre (quest’anno il 25) sta arrivando. Per un totale, secondo le stime del Codacons, di 3,5 miliardi di euro di shopping fatto dagli italiani, di cui appena il 30% nei negozi fisici. Ma la vera domanda è: davvero conviene? Non sempre. O meglio, le fregature sono spesso dietro l’angolo tra percentuali di sconto gonfiate, truffe inviate per e-mail o sui social approfittando delle campagne di marketing, siti online poco affidabili. E quella “febbre da acquisto” che a volte, di fronte a «un’occasione imperdibile», rende difficile valutare con lucidità se davvero si tratta di una buona offerta oppure no. Intanto tra le varie associazioni dei consumatori un po’ di preoccupazione c’è.
La spinta all’acquisto
Si parte da una tendenza che sta prendendo piede anche in Toscana e su cui ha richiamato l’attenzione pure la Banca d’Italia. E cioè «un meccanismo di pagamento rateale online che si chiama “buy now, pay later” (compri adesso, paghi dopo, ndr), diffuso da molti gestori di metodi di pagamento, ma anche da grandi società. In pratica – spiega Luca D’Onofrio, presidente di Federconsumatori Toscana – posso acquistare un articolo qualsiasi: do i riferimenti della mia carta di credito e suddivido il pagamento in un certo numero di rate. A cosa bisogna prestare attenzione? Soprattutto all’aspetto psicologico. Già il pagamento è online. In più dilazionato. Si potrebbe così generare una corsa ingiustificata ed eccessiva verso quello che più ci piace, anche se non ne abbiamo bisogno, creando – spiega D’Onofrio – un problema al consumatore che non è attento alle proprie finanze. Con il rischio concreto di indebitarsi anche in modo rilevante». Ecco quindi il primo consiglio: «Massima attenzione a questo sistema di dilazione rateale».
Occhio ai prezzi
Ma mica è finita qui. L’associazione di consumatori Altroconsumo ha monitorato negli anni scorsi i prezzi di centinaia di negozi per capire se, a differenza delle settimane precedenti, «le offerte proposte in questa ricorrenza fossero reali», spiegano. «Le percentuali di sconto applicate ai prodotti – dicono – spesso sono esagerate. Scorrendo vari articoli “hi-tech” la sensazione negli anni passati è che, nonostante una scontistica d'impatto, il prezzo finale a volte non risulti così accattivante. Questo perché in quasi tutti i casi analizzati la percentuale di sconto viene calcolata prendendo come base il prezzo di listino del prodotto al momento del lancio sul mercato. Così è semplice vantare sconti anche del 50% su prodotti usciti diversi mesi fa e che, nel frattempo, hanno già subito un calo fisiologico del prezzo». Quindi sconti su prezzi vecchi. Ma non è tutto. Dall’analisi è emerso anche che «gli stessi prezzi proposti con il Black Friday – continua Altroconsumo – sono disponibili anche in altri periodi dell’anno. I prezzi rilevati su una buona quantità di offerte, infatti, sono stati spesso vicini ai minimi di mercato: di fatto le offerte imperdibili sono state rarissime. In altri casi i ribassi del Black Friday coincidevano proprio con il prezzo minimo del prodotto. Per trovare questa tipologia di offerte quindi sarebbe bastato un monitoraggio attento durante l'anno».
Attenzione alle truffe
Un altro consiglio arriva sempre da Federconsumatori, che per l’occasione del “Venerdì nero” ha stilato anche una piccola guida. «Bisogna fare attenzione – spiega il presidente D’Onofrio – alle email esca, nascoste dietro le campagne massive di promozioni e sponsorizzazioni che già qualche settimana prima del Black Friday arrivano via email o sui social. In realtà l’obiettivo è carpire dati bancari o personali. Perciò non bisogna mai rispondere se sono richiesti dati personali e tanto meno cliccare su link non meglio specificati. E valutare l’affidabilità dei contenuti».
Affidabilità dei siti
Visto che la maggior parte degli acquisti avviene online, diventa decisivo saper valutare affidabilità del rivenditore e-commerce. Come? «Intanto – spiega D’Onofrio – si verifica che l’esercente che vende il prodotto online segua l’obbligo di indicare i dati societari (nome dell’attività, partita Iva, contatti). In secondo luogo, prima di procedere all’acquisto, è importante verificare le condizioni generali di contratto e quelle di garanzia. Negli acquisiti effettuati fuori dai locali commerciali, il consumatore infatti ha sempre il diritto di recedere dall’acquisto in 14 giorni, con decorrenza da momento in cui ricevo la merce a casa, e non – sottolinea D’Onofrio – dal pagamento».
Etichetta energetica
Tra i consigli di Federconsumatori c’è anche quello di controllare che sia presente l’etichetta energetica, che esplicita l’efficienza energetica di determinati prodotti (frigoriferi, televisori, lavastoviglie) ed è obbligatoria. Oltre che utile per risparmiare in bolletta.