Il Tirreno

Toscana

Scuola2030
L'intervista

Banchi a rotelle, il preside: «Una possibilità durante la pandemia, oggi li usiamo solo al biennio»

Alice Metti*

	Francesco Ramalli preside all’Istituto d’istruzione secondaria superiore Calamandrei di Sesto Fiorentino
Francesco Ramalli preside all’Istituto d’istruzione secondaria superiore Calamandrei di Sesto Fiorentino

Francesco Ramalli, dirigente scolastico dell'istituto superiore Calamandrei di Sesto Fiorentino - che aderisce al progetto del Tirreno "Scuola 2030" - spiega perché ha deciso di utilizzarli

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FIRENZE. Preside, anche la nostra scuola, come quasi tutte le scuole d’Italia, durante la pandemia ha adottato i banchi a rotelle. Che ne pensa di alcune problematiche emerse?

«I banchi a rotelle hanno rappresentato una possibilità che le singole istituzioni scolastiche autonome hanno valutato per far fronte all’emergenza sanitaria; in alcuni contesti, hanno permesso, nel rispetto delle regole al tempo vigenti, il funzionamento della didattica anche in presenza».

Abbiamo notato che i banchi a rotelle vengono utilizzati solo in alcune classi: in base a quale criterio è stato deciso di assegnarli esclusivamente a queste?

«Oggi i banchi a rotelle in dotazione all’istituto sono utilizzati nelle classi degli studenti del biennio in modo da avere utilizzatori con stature di una certa media».

Sarà di sicuro a conoscenza di lamentele dovute all’adozione di questi banchi: cosa ne pensa? Possono avere un fondamento o sono solo nate dalla situazione particolare in cui ci siamo trovati?

«Ogni lamentela, come la definite, può essere un’opportunità se argomentata e comunque può essere utile per migliorarsi e intervenire, se possibile per ridurre le cause alla base della stessa».

Molti compagni, con i quali abbiamo parlato e che hanno in dotazione questi banchi, si sono chiesti se, finita l’emergenza per la pandemia, sarebbero tornati in classe i vecchi banchi in legno, che molti reputano più comodi. Il nostro istituto ha intenzione di adottare i banchi a rotelle per sempre e di estenderli poi al resto delle classi?

«L’istituto ha in dotazione soltanto un numero di banchi che hanno permesso il funzionamento in emergenza della didattica e ad oggi non si prevede di adottare questo arredo in altre classi. L’istituto sta facendo continui investimenti per migliorare le aule e la tecnologia all’interno presente, ne sono esempio tutte le lavagne schermo interattivo presenti nelle aule, i totem digitali per le presenze e ogni altro investimento condiviso con la comunità educante».

*Studentessa, 15 anni



 

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