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Lineapelle, ecco il primo stand di una conceria fatto interamente con i rifiuti

Lineapelle, ecco il primo stand di una conceria fatto interamente con i rifiuti

Santa Croce: l’idea della Settebello realizzata con il laboratorio artistico Scart

21 settembre 2022
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Il design circolare fa bene al pianeta. È anche una magnifica ginnastica mentale, per allenare le intuizioni, il talento e persino il genio che abbiamo. Esercitarsi a vedere le cose non solo per quello che sono, ma anche per quello che potrebbero diventare. E poi lavorare sui materiali, rigenerarli e riconsegnarli a una funzione nuova. A una vita nuova. «Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma»: è la famosa frase detta da Antoine-Laurent Lavoisier nel cuore del settecento, il secolo dei lumi. Lui era un grande chimico, ma chissà, forse oggi si occuperebbe di rifiuti. E di arredo. Con gli pneumatici dì un muletto sono stati realizzati degli sgabelli. Con i cassonetti rotti della raccolta della carta, ecco nascere dei divanetti. Gli scarti dì pelle e una serie di vecchi campionari sono la nuova “anima” dei cuscini dei divani e di due statue. I contenitori vuoti dei prodotti chimici sono diventati scaffali. E da un vecchio bottale dismesso scaturiscono quattro tavoli e un bancone bar. Benvenuti in un ambiente riciclato, che guarda a ieri e progetta il domani. Accomodatevi nel passato e anche un po’ nel futuro. La seconda vita dei rifiuti è già in mezzo a noi. Non poteva esserci una vetrina più importante di quella di Lineapelle, che ieri ha aperto a Milano. All’esposizione mondiale della pelle e degli accessori per la prima volta in assoluto una conceria, la Settebello di Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, è presente con un uno stand realizzato al 100% con i propri rifiuti. L’allestimento è stato possibile grazie alla partnership con Herambiente (Gruppo Hera) e il progetto Scart che ha firmato gli originali arredi fatti con scarti di lavorazione ora recuperati. Scarti di pellame, vecchi pneumatici, i resti di un bottale dismesso, attrezzature fuori uso, imballaggi in plastica e molti altri materiali: tutti sono stati riutilizzati per creare gli arredi dello spazio in cui la conceria, racconterà non solo la qualità dei propri prodotti, ma anche il deciso riorientamento dell’intera produzione verso criteri di sostenibilità spinta, confermando un percorso in atto ormai da tempo.

La conceria del distretto del Cuoio pisano è stata fra le prime a ottenere riconoscimenti importanti quali la certificazione del Sistema di Gestione Qualità Uni en iso 9001, la certificazione ambientale Uni En Iso 14001, il codice di condotta Unic. Fino alla registrazione Emas, quella della tracciabilità dei pellami in ingresso Icec Ts_410 e il claim etico “recuperiamo le nostre pelli dalla filiera alimentare”. Ecco che in quest’ambito si è avviata la partnership con Herambiente sulla gestione globale degli scarti, con l’obiettivo di ridurne l’impatto, economizzarne la gestione e, soprattutto, massimizzarne il recupero. Scart è un laboratorio artistico unico in Europa, con base negli impianti Herambiente di Santa Croce sull’Arno, dove da quasi 25 anni, i rifiuti vengono trasformati in opere d’arte, accessori d’abbigliamento (come i costumi di scena del Teatro del Silenzio) e oggetti d’arredo, grazie anche alla collaborazione con alcune fra le più prestigiose Accademie di belle arti italiane. Gli arredi dello stand, seguiti dall’ideatore di Scart, Maurizio Giani, sono fatti per stupire. Ci sono divanetti realizzati con cassonetti della raccolta di carta e cartone dismessi dotati di cuscini prodotti con pelli di vecchi campionari, tavoli e banconi ricavati dal disassemblaggio di un vecchio bottale oppure sgabelli che furono pneumatici di muletti. Accanto agli arredi anche due statue a grandezza naturale (L’uomo e la donna business) , rivestite da ritagli di pelle. Le opere sono state realizzate da Massimiliano Adami, Angela Nocentini, Gino Vennarucci (artisti che da tempo collaborano con Scart) e da ragazzi della Comunità di San Patrignano, dove alcuni ospiti hanno iniziato da alcuni anni un percorso di formazione sulla trash art con il Gruppo Hera. «Per Settebello sostenibilità e tracciabilità sono effettivamente i driver che orientano in ogni ambito le scelte commerciali e produttive: dal benessere degli animali, alla tutela della forestazione nelle aree di provenienza dei pellami, fino all’efficienza energetica e all’uso di fonti rinnovabili», spiega Marco Brogi, Presidente della Conceria Settebello. «In questa strategia, gestione responsabile degli scarti e recupero di materia assumono importanza centrale. In Herambiente abbiamo trovato non solo il partner ideale con cui arriveremo al recupero integrale di ogni scarto, ma anche una realtà che condivide con noi l’idea che sostenibilità, qualità e bellezza siano parte integrante della generazione di valore».

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