Giorgia Meloni alla Versiliana: “Abbassare subito tasse sul lavoro. Fuori dall’Europa? No, ma difendiamo i nostri interessi”
La leader di Fratelli d’Italia: "La ricchezza la creano le aziende e i lavoratori. Non bisogna disturbare i dipendenti, bisogna lasciarli stare. Da italiani dobbiamo rivendicare di avere una democrazia normale, senza ingerenze straniere"
MARINA DI PIETRASANTA. "Penso che da una parte l'accordo tra Pd e Calenda sia una buona notizia nel senso che sono convinta che per come si stanno mettendo le cose questa elezione possa riportare un sistema bipolare. Io credo nel bipolarismo", nel centrodestra "stiamo lavorando, in maniera spedita, sul programma. Non c'è nessun problema. Non stiamo insieme per necessità. Le difficoltà erano prima perché era innaturale che non fossimo tutti dalla stessa parte mentre gli altri erano al governo con Draghi e noi all'opposizione". Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, parla al Caffè de La Versiliana a Marina di Pietrasanta – giovedì 4 agosto - intervistata a tutto tondo da Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2. Tante le persone intervenute da tutta la Toscana per seguire l'appuntamento.
Nel centrodestra, ha sottolineato Meloni, "siamo tutti contro le tasse, siamo tutti convinti. Penso che le tasse vanno diminuite, non sono a favore della patrimoniale". E poi. "la concorrenza la facciamo fare ai balneari e ai tassisti, ai Benetton no. Se mi chiedete una priorità è abbassare le tasse sul lavoro. Noi abbiamo fatto la proposta del più assumi meno paghi". "La ricchezza la creano le aziende e i lavoratori - ha osservato - non bisogna disturbare i lavoratori, bisogna lasciarli stare". E ancora: "la soluzione più grande che può avere l'Italia è una maggioranza scelta dai cittadini. Da italiani noi dobbiamo rivendicare di avere una democrazia normale, senza ingerenze straniere". E rispetto all'Europa "noi non siamo disposti a svendere pezzi di Italia per farsi dire bravi da altre nazioni. Noi siamo per proteggere gli interessi nazionali che non vuol dire uscire dall'Europa ma la consapevolezza che non siamo cittadini serie B in Europa. Come altri trovano accordi per difendere i loro interessi noi vogliamo fare la stessa cosa". Uno sguardo anche agli avversari rispetto ai quali la leader Fdi ha detto di vedere "il rischio che non siano in grado di entrare nei contenuti a causa della loro compagine eterogenea. Per cui si evoca il mostro, la paura, le piaghe di Egitto, la Meloni, le destre. Tutto surreale. Sono pronta a rispondere perché non ho problemi di contenuti. Ora tutto il mondo ci dipinge come se Fdi fosse il mostro, e questo equivale a dire che il 25% degli italiani sono dei mostri. Non consento questa lettura della mia Nazione".
"Non accetto - ha detto ancora - il racconto che chiunque in Italia che non sia di sinistra non vale niente. Io dico che si deve andare avanti per il merito, non per la tessera di partito che hai in tasca. Me ne voglio fregare delle tessere di partito". Da parte della leader Fdi tanta attenzione per i giovani che vanno valorizzati: "Il fondo, il bonus, il reddito di cittadinanza, c'è un'idea parternalistica dello Stato. Il messaggio più sbagliato del reddito di cittadinanza verso i giovani è stato 'non servi, resta a casa'. Questa Nazione ha disperatamente bisogno dei giovani. Vanno coinvolti, valorizzati e gli va data la dignità del cittadino". Poi le donne e l'ipotesi di un premier al femminile. "A me non pare che ci sia un grande pregiudizio", ha detto, e "le donne trovano più spazio a destra che a sinistra perché le donne di destra non condividono l'idea delle quote".