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La tecnologia nel futuro apuano: Baker Hughes e Asti trainano il settore

Luca Barbieri
La tecnologia nel futuro apuano: Baker Hughes e Asti trainano il settore

A Carrara nel sito di Avenza da 290mila metri quadrati, sono stati fatti negli ultimi dieci anni investimenti per 62 milioni di euro da parte di Baker Hughes. Per Aero Alliance in tre anni gli addetti sono praticamente raddoppiati

03 agosto 2022
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Prima i numeri, per provare a dare le misure del colosso. Otto stabilimenti produttivi in Italia – tra cui quelli toscani con il quartier generale fiorentino e le sedi di Massa-Carrara –, oltre cinquemila dipendenti (dati aggiornati nei primi mesi del 2022). E ancora, spostandosi all’ombra delle Apuane, nel sito carrarese di Avenza, quello che viene definito «eccellenza mondiale per l’assemblaggio e il collaudo di grandi moduli industriali, prima della spedizione oltreoceano»: un cantiere che si estende attualmente su una superficie di 290mila metri quadrati e ospita sedici platee per l’assemblaggio di moduli industriali, grazie a investimenti per 62 milioni fatti negli ultimi dieci anni. Poi ci sono le attività spalmate in 120 paesi al mondo e più generalmente numerosi progetti, senza considerare un indotto corposo, inevitabilmente.

Parliamo di Baker Hughes: il settore è quello della metalmeccanica, ma – prendendo in prestito le parole del colosso – siamo di fronte a un’azienda «di tecnologia al servizio dell’energia che fornisce soluzioni per i clienti dell’energia e dell’industria in tutto il mondo». Questo il contesto. Per i progetti, a marzo scorso ecco l’aggiudicazione di un importante ordine da parte di Venture Global Lng per la fornitura di un sistema di liquefazione del gas naturale per la prima fase del progetto Plaquemines Lng in Louisiana, negli Stati Uniti. Un progetto con la Toscana protagonista, veniva spiegato: Firenze, Massa e Avenza (Carrara), dove Baker Hughes produce, assembla e fa il collaudo delle turbomacchine e le unità modulari per il progetto; un ordine, quello del marzo 2022 (con le spedizioni calendarizzate per la prima parte del prossimo anno), pronto ad aggiungersi alla commessa aggiudicata a fine 2021 per la fornitura di attrezzature per la generazione di energia per l’intero progetto Plaquemines Lng di Venture Global Lng. Globale e locale si intrecciano, se pensiamo ai dati dell’export apuano del 2021-2022 con i segni più quasi da record per le esportazioni del lapideo e della metalmeccanica con quest’ultimo settore trainato proprio da Baker Hughes. In questa geografia del settore, a pochi metri dallo yard di Avenza, ha tagliato il nastro simbolico negli scorsi mesi Aero Alliance, la joint venture paritaria al 50% siglata nel 2019 tra Baker Hughes e GE Gas Power, divisione di General Electric, e nata per fornire a entrambe attività di ricerca e sviluppo, supporto ingegneristico, produzione di parti di ricambio, manutenzione e servizi post-vendita. In Italia, Aero Alliance opera attraverso l’entità legale Aero Service Technologies Italy Srl (Asti). In coda al 2021 gli impiegati si attestavano su quota 140 (erano 90 nel 2019): oggi sono saliti a 170 e nel biennio 2022-2023 le previsioni sono quelle di continuare a crescere. Oltre 30mila metri quadri l’intero maxi-stabilimento per una crescita prevista anche dal punto di vista degli investimenti: 25 milioni di dollari (più di 20 milioni di euro) messi sul piatto dal 2019, ma anche per i prossimi due anni. L’età media dei dipendenti? Circa 35 anni e nel mirino c’è la collaborazione con le scuole: il futuro.

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