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Squaletti uccisi all’isola d’Elba: un avvertimento per i sub? – Video

Antonella Danesi
Squaletti uccisi all’isola d’Elba: un avvertimento per i sub? – Video

I gattucci sono stati trovati legati e abbandonati nei fondali di Marciana Marina. Numerosi avvistamenti nella zona delle immersioni

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Marciana Marina (Isola d’Elba). Il fenomeno è inquietante. E si sta verificando in alcune zone più affascinanti per le immersioni subacquee nel versante occidentale dell’isola d’Elba, in particolare nel mare vicino a Marciana Marina. Di che si tratta? Di ripetuti avvistamenti di esemplari di gattuccio (o gattopardo) morti, legati coi fili per palamito e abbandonati nei punti di immersione frequentati dai turisti subacquei.

L’allarme è stato dato sulle pagine Facebook da Elba Diving: gli operatori del consorzio in un mese si sono trovati di fronte più volte a scene anche raccapriccianti di gattucci morti, ma anche di altre specie che popolano il mare elbano. I gattucci sono dei piccoli squali che possono raggiungere una lunghezza di 70-80 centimetri: i turisti in immersione se li trovano di fronte uccisi, legati e abbandonati sul fondale a Punta della Madonna, Punta del Nasuto e anche alle Formiche della Zanca. Sono avvistamenti che avvengono in punti precisi, che coincidono con le zone deputate all’immersione, e che fanno pensare che dietro ci sia la mano dell’uomo. Degli avvertimenti, forse da parte di qualcuno che non ha piacere che quei fondali siano frequentati dai sub? Può darsi, ma al momento non ci sono certezze. Questi incontri ravvicinati con i gattucci morti sono iniziati a giugno. Come si legge anche dai commenti sulle pagine social sembra incontrovertibile che vengano gettati nei luoghi di immersione di proposito. Non ci sono divieti alla pesca di gattopardi. Resta però la particolarità del gesto che offre una cattiva immagine dell’isola e va contro quello che vengono a cercare i turisti subacquei. Si immergono per vedere le meraviglie del nostro mare e si trovano di fronte a immagini di morte.

"Da giugno i diving centers elbani - scrive Legambiente - segnalano il rinvenimento di squali e razze morti sul fondale dei punti di immersione della zona di Marciana Marina". "Non si tratta - specifica l'associazione - di pesci morti accidentalmente perché gli elasmobranchi presentano segni lasciati dall'attività di pesca, come palamiti". Per Legambiente "la sistematica scelta di noti punti di immersione e l'escalation osservata nell'ultimo ritrovamento in cui i gattopardi erano anche legati con filo da palamito, fa pensare ad un deliberato atto di disturbo nei confronti delle attività di immersione subacquea".

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