Il Tirreno

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Febbre da Palio, esultano Civetta e Leocorno: Siena si prepara per l’Assunta

di Marco Sabia

	Un momento della corsa del 2023 (foto Muzzi-2023). Ieri ci sono stati gli abbinamenti di cavalli e fantini
Un momento della corsa del 2023 (foto Muzzi-2023). Ieri ci sono stati gli abbinamenti di cavalli e fantini

Le accoppiate di fantini e cavalli: la sorte bacia anche Valdimontone La Pantera vince la prima prova. Sabato 16 agosto la corsa

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I dieci capitani delle altrettante contrade di Siena che alle 19 di sabato si disputeranno il Palio di mezz’agosto hanno scelto un lotto medio-alto, mandando alla tratta tutti i cosiddetti “bomboloni”, cioè i cavalli più forti. A dir la verità uno è stato lasciato fuori: si tratta di Remorex, il cavallo biondo che ha vinto due volte da scosso, cioè dopo che il fantino che lo montava era caduto. Ma al netto di questa scelta, le contrade si apprestano a vivere tre giorni da sogno, il solito e inimitabile mix di paura,eccitazione, ansia e iperattività che pervade i popoli che andranno in Piazza del Campo. Ieri mattina – sotto un sole inclemente – si è svolta la tratta, che ha visto esultare in primis la contrada Leocorno (Diodoro), Civetta (Benitos) e Valdimontone (Anda e Bola). A seguire nel ruolo di outsider il Drago con Zenis, la Pantera con Viso d’Angelo, il Bruco con Diamante Grigio, l’Onda con Veranu, la Giraffa con Ungaros. Non hanno esultato particolarmente per l’assegnazione l’Aquila (Diosu de Campeda) e la Tartuca con Entu de Pedraulpu.

Nella successiva prima prova di ieri sera la contrada della Tartuca ha fatto debuttare Alessandro Cersosimo (28 anni) mentre il Drago ha scelto l’ancor più imberbe ma di cui si parla un gran bene Diego Minucci (19 primavere), che tra l'altro è partito molto bene riprendendo poi in mano il cavallo. Ma i titolari – salvo sconvolgimenti – saranno rispettivamente Antonio Siri detto Amsicora nella Tartuca e nel Drago Andrea Coghe detto Tempesta, figlio d’arte. Ecco le altre otto accoppiate: Giovanni Atzeni detto “Tittia” nel Leocorno su Diodoro, cavallo che allena e con cui ha vinto a luglio nell’Oca e con cui sogna l’ennesimo cappotto; il pistoiese Jonatan Bartoletti detto “Scompiglio” nella Civetta su Benitos, cavallo vincitore del Palio dell’agosto 2024 nella Lupa; Giuseppe Zedde detto “Gingillo” nel Valdimontone su Anda a Bola, cavallo spesso scartato perché considerato troppo forte sebbene ancora all’asciutto di vittorie; Dino Pes detto “Velluto” nella Pantera su Viso d’Angelo, col fantino sardo chiamato a confermarsi un big dopo l’incredibile vittoria dell’agosto 2024 (e dopo anni di ostracismo); il tre volte vincitore Carlo Sanna detto “Brigante” nel Bruco sull’esordiente Diamante Grigio, cavallo che tuttavia conosce bene perché lo allena ogni giorno; il solido Sebastiano Murtas detto “Grandine” nell’Onda su Veranu; il giovane rampante Andrea Sanna detto “Virgola” nell’Aquila, la contrada “nonna” del Palio (cioè quella che non vince da più tempo); infine nella Giraffa è stato scelto il nativo di San Miniato Elias Mannucci detto “Turbine” su Ungaros, un cavallo comunque da non sottovalutare.

Molto dipenderà dall’equilibrio fra le due rivali Civetta e Leocorno, entrambe con un barbero con tutte le carte in regola per vincere e con due fantini abituati ad alzare il nerbo in segno di vittoria (Atzeni undici volte, Bartoletti cinque). Anche Pantera e Aquila, nemiche storiche, sicuramente incideranno sul corso di questa corsa.

La prima prova di ieri sera è stata resa più difficile dal fatto che a Siena nel pomeriggio di ieri alle 18 circa c’è stato uno scroscio di pioggia che sul tufo rendo tutto complesso non essendo drenante. Per cui il personale del Comune ha lavorato alacremente per mettere in sicurezza il terreno e dopo una mezz’ora di ritardo causa pioggia, la prova si è disputata con la vittoria della Pantera, al termine comunque di quella che è stata più che altro una sgambata a ritmi blandi per evitare problemi. Sul verrocchio nel ruolo di mossiere è stato confermato lo starter di Castiglion Fiorentino Renato Bircolotti, che avrà l’onore e l’onere di gestire le dieci accoppiate in questi due giorni e mezzo di prove e soprattutto sabato sera, quando attorno alle 20 si saprà che si porterà in contrada il drappellone dipinto da Francesco De Grandi e dedicato alla Madonna dell’Assunta.
 

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