Il Tirreno

L'evento

Festival Puccini, debutto con la Tosca firmata da Alfonso Signorini

di Lisa Domenici

	Alfonso Signorini e Fabrizio Miracolo (credit Giorgio Andreuccetti)
Alfonso Signorini e Fabrizio Miracolo (credit Giorgio Andreuccetti)

A Torre del Lago si alza il sipario sulla settantunesima edizione con l’unico nuovo allestimento della rassegna

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VIAREGGIO. Si alza il sipario sul 71° Festival Puccini a Torre del Lago. Stasera, venerdì 18 luiglio, ore 21,15 (repliche 1, 9 e 29 agosto), al Gran teatro all’aperto, con “Tosca” l’opera con cui Puccini inaugurò il Novecento operistico italiano il 14 gennaio 1900 al teatro Costanzi di Roma. Con “Tosca” dunque, prende avvio il Festival del rinnovamento, che punta “sulla qualità vocale, sull’identità pucciniana e sulla forza dei cast” dice il direttore artistico Angelo Taddeo.

Questa “Tosca” va in scena con la regia e i costumi di Alfonso Signorini che firma l’unico nuovo allestimento del Festival 2025. Protagonista il soprano polacco Aleksandra Kurzak che avrà al suo fianco il Cavaradossi di Roberto Alagna, suo compagno di vita e d’arte, entrambi per la prima volta in riva al lago. Torna, invece, per calarsi nel ruolo di Scarpia, il baritono di San Secondo Parmense, Luca Salsi, beniamino del pubblico torrelaghese. Completano il cast Luciano Leoni (Angelotti) , Claudio Ottino (il sagrestano) , Francesco Napoleoni (Spoletta) , Paolo Pecchioli (Sciarrone) , Omar Cepparolli (un carceriere) e il pastorello di Francesca Presepi.

Alla guida dell’orchestra Giorgio Croci, che ha legato il suo nome al Festival Puccini nel 1982, quando in occasione della storica “Turandot” con la regia di Sylvano Bussotti, si aprì il dibattito sul finale interrotto dell’opera. A Giorgio Croci passò la bacchetta Yuri Ahronovich, dopo le ultime note composte da Puccini, per eseguire il tradizionale finale di Alfano.

Un altro pezzo di storia del Festival entra in questo fine settimana, domani, con la ripresa de “La bohème” (repliche 26 luglio e 7 agosto) che ebbe la regia di Ettore Scola nel 2014, ripresa oggi da Marco Scola di Mambro.

Spiega il direttore artistico che si tratta “di una narrazione per immagini che scorrono come in una pellicola viva, che mostra agli spettatori la Parigi di fine Ottocento affollata da artisti e da bohémiens”, come i quattro giovani che abitano la celebre soffitta, dove si svolge il primo e quarto quadro dell’opera. In conclusione una narrazione emotiva accolta da un’atmosfera intimistica.

“La bohème” esordì il 1° febbraio 1896 al teatro Regio di Torino. Se “Tosca” aveva inaugurato il Novecento, questo titolo pucciniano si affrettava a chiudere con l’Ottocento guardando al futuro. Davvero un prolifico fin de siècle per la scuola italiana, che annoverava altri debutti importanti di Mascagni, Leoncavallo, Cilea e Giordano.

In questa edizione di “Bohème” ascolteremo nel ruolo di Mimì, il soprano georgiano Nino Machaidze. Con lei si esibiranno Sara Blanch (Musetta) , Vittorio Grigolo (Rodolfo) , Vittorio Prato (Marcello) , Italo Proferisce (Schaunard) , Antonio Di Matteo (Colline) , Claudio Ottino (Benoit) , Matteo Mollica (Alcindoro) , Francesco Napoleoni (Parpignol) , Francesco Auriemma (sergente dei doganieri) , Simone Simoni (un doganiere) . Direttore d’orchestra Per Giorgio Morandi, di cui il pubblico del Festival ricorderà il debutto torrelaghese nel 2008, per la inaugurazione dell’attuale teatro all’aperto.

Il 71° Festival Puccini, prosegue il prossimo fine settima col debutto di “Turandot” (repliche 2, 14 e 22 agosto e 5 settembre) con Anna Pirozzi e replica di “Bohème”. Fine settimana all’opera anche il 1° e 2 agosto con repliche di “Tosca” con Eleonora Buratto e “Turandot” con Olga Maslova. Tripletta il 7,8 e 9 agosto con repliche di“Bohème” con Maria Novella Malfatti e “Tosca” con Carmen Giannattasio e debutto di “Madama Butterfly” con Maria Agresta.. Il 13 agosto recital di Anna Netrebko e il 14 ancora il binomio Turandot-Maslova. Il 22 e 23 agosto replica “Turandot” con Courtney Ann Mills e “Butterfly”. Ultimo fine settimana d’agosto il 29 con la “Tosca” di Valentina Boi e il 30 col debutto del quinto titolo in cartellone “Manon Lescaut” con Maria José Siri che replica il 6 settembre insieme a “Turandot”. 


 

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