Maremma che Gustatus! A Orbetello le prelibatezze locali
Interessante la rivisitazione del tortello maremmano ad opera dello stellato Alessandro Rossi
Dai tortelli all’acquacotta, dalle pappardelle al granchio blu, dal Maremma-burger alla zuppa di lumache, la Maremma mette in mostra la sua tavola più generosa, autentica e ricca di curiosità.
Lo fa in questo lungo ponte di Gustatus, la cinque giorni che da sabato a mercoledì porta a Orbetello il meglio che la provincia di Grosseto possa offrire a tavola, ponendo a confronto vecchio e nuovo, piatti storici e rivisitazioni moderne. E se è vero che Gustatus prende per la gola i suoi ospiti, lo fa anche attirandoli sul palcoscenico del ben più ampio racconto delle tante tradizioni locali. Per cui tavola sì con i piatti e i produttori, ma anche cortei storici, arti di strada e danze rinascimentali, giochi e laboratori didattici per i bambini, tour guidati in bici e in kayak, falconieri, gite nei barchini, burattini, teatro itinerante, musica e quanto fa vibrare il cuore della Laguna e dei suoi dintorni.
La formula di Gustatus è ormai matura, quest’anno si celebra infatti la diciottesima edizione, tanto da interessare oltre novantamila visitatori, attratti da un ricco programma costituito da ben più di quaranta appuntamenti.
Fra questi quelli con gli chef che si esibiscono nelle ricette che la storia ha consegnato loro, in alcuni casi rivedendone la veste e sempre impiegando ingredienti locali reperibili agli stand del grande mercato di piazza del Popolo.
Interessante la rivisitazione del tortello maremmano ad opera dello stellato Alessandro Rossi di Gabbiano 3.0, oggetto del cooking show di sabato alle 12. A lui si alterneranno altri colleghi come Alessandro Martellini (domenica, ore 18), Gianpiero Cesarini (mercoledì, ore 14) e molti altri tra i quali anche bartender, pasticcieri, allevatori, coltivatori e trasformatori.
E nel confermare una formula riuscita che in Laguna è considerata fra i migliori appuntamenti con il cibo, nel lungo ponte di Ognissanti piazza della Repubblica diventa piazza delle Filiere, con una grande cucina in cui come si fa a teatro vengono raccontati prodotti, produttori e piatti realizzati da chef del territorio (anche stellati) o che dal territorio sono andati a lavorare fuori (è il caso ad esempio di Alessandro Martellini), oppure che sono giunti fin qua da lidi lontani per impiegare proprio quella materia prima lì. E come si potrebbe fare in un grande paese disegnato dai più bravi architetti in nome delle eccellenze della tavola, ogni tema avrà la sua dimora. Così i vini maremmani saranno protagonisti dell’area Enoteca, al pari delle birre artigianali.
Ai quindici stand dei ristoratori di Orbetello si potranno gustare oltre cinquanta piatti tipici o rivisitati per l’occasione: dai celebri ravioli maremmani al Maremma-burger con la salsiccia locale, dalle pappardelle al cinghiale, all’anguilla, al polpo briaco, al granchio blu e persino al meno autoctono crostino di coccodrillo.
Piazza del Popolo è invece rinominata Piazza dei Sapori con il grande mercato delle prelibatezze della Toscana del sud. E ancora, in questa ideale città golosa, piazza del Plebiscito viene ribattezzata Piazza della Ciccia con le opzioni che la zona offre in quanto a carne. Via degli Artisti accoglie un mercatino di curiosità, artigianato e opere realizzate da creativi locali, si snoda fino al Museo Archeologico Guzman, dove si tengono alcuni eventi del festival. I più piccoli, invece, si divertono con i giochi antichi nell’area loro dedicata presso i giardini, oppure ammirando gli spettacoli dei burattini.
E sempre nell’ottica di creare un luogo a custodia della memoria, durante il festival verrà consegnato il Premio Graziani intitolato a Ennio Graziani, uomo di cultura e autore di numerosi libri dedicati alla cucina tradizionale. Il vincitore sarà individuato attraverso un contest culinario che si svolgerà proprio durante i giorni della manifestazione.
L’evento è organizzato dal Comune di Orbetello con Welcome Maremma, in collaborazione con I Love Italian Food e i patrocini della Regione Toscana e della Regione Emilia Romagna.
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