Il Tirreno

Su il sipario da Stravinskij a Celestini

di Gabriele Rizza
Su il sipario da Stravinskij a Celestini

Il meglio nei teatri della Toscana

17 marzo 2023
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Un fine settimana ricco per gli amanti del teatro, con diverse prime e altri spettacoli di sicuro interesse in giro per la Toscana.

Ascanio Celestini a Prato

Al Metastasio va in scena “Radio Clandestina” di e con Ascanio Celestini. La storia siamo noi. La storia sono i fatti che sconvolsero il mondo. La voce di Ascanio Celestini riporta in vita la memoria dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, il 25 marzo del 1944. Si chiamava “Radio clandestina” il monologo che vent’anni fa lo consacrò tra gli artisti più importanti della scena italiana e che da stasera domenica torna in scena al Metastasio. Partendo dai materiali pubblicati nel libro di Portelli, “L’ordine è già stato eseguito” Celestini dà voce a quella parte orale della storia che ancora racconta quei giorni in maniera viva, diretta e non rovesciata.

Il libro si fonda su circa 200 interviste a testimoniare che questa non è la storia di quei tre giorni, ma qualcosa di vivo e ancora riconoscibile nella nostra memoria. Col suo stile asciutto e coinvolgente, Ascanio guizza immobile nella corrente delle parole, ipnotico e ostinato, sfoglia quello che non ha trovato posto nei libri, rende “teatro” la lotta partigiana e l’occupazione nazista a Roma.

Il commissario Ricciardi

A Firenze, Teatro della Pergola , “Mettici la mano”. Spopola in tivù la saga del “Commissario Ricciardi” vestito da Lino Guanciale. In contemporanea con l’uscita su Rai 1 della seconda stagione, una costola del celebre investigatore uscito dalla penna di Maurizio de Giovanni finisce in teatro, fino a domenica alla Pergola, col titolo “Mettici la mano” per la regia di Alessandro D’Alatri. Il brigadiere Maione e il “femminiello” Bambinella, rispettivamente Antonio Milo e Adrtano Falivene (gli stessi del piccolo schermo) incontrano il pubblico per la prima volta dal vivo, accompagnati dalla giovane Melina di Mirra, proiezione di uno sguardo femminile su una Napoli devastata dalla guerra ma mai priva della sua carica di umanità. Il frastuono delle bombe accompagna l’eco di una serie di riflessioni che da differenti punti di vista incrociano, fra la morte e la vita, in equilibrio tra dramma e commedia, la famiglia, la giustizia, la fede, la fame, l’arroganza del potere.

Edda Ciano

A Lastra a Signa, Teatro delle Arti, debutta stasera in prima nazionale, raccontato e interpretato da Chiara Migliorini diretta da Gianfranco Pedullà, il ritratto di Edda Ciano, la figlia ribelle del Duce. Nel 1930 ventenne andata in sposa a Galeazzo Ciano, giovane diplomatico di bell’aspetto e futuro radioso, finita suo malgrado nel tritacarne delle tragedie del Novecento. Il suo nome svela le contraddizioni di una donna determinata e fiera, in eterna contraddizione nel suo incontro/scontro con il padre, il marito e la società che lei stessa rappresenta. Una donna che crede nel potere, si nutre degli ideali di sfida, forza, superiorità, ma che è anche il simbolo di un sistema che crolla su sé stesso. Dopo l’ascesa, le lusinghe del benessere, la notorietà, la gloria, i rotocalchi, la felicità, il castello di rompe. La caduta sarà terribile e inevitabile.

The Rake’s Progress

A Firenze, Teatro del Maggio. La tempesta che investe il Maggio, finito in zona “commissariamento”, non pregiudica al momento la programmazione artistica. Che come da calendario mette in scena stasera “The Rake’s Progress” di Igor Stravinskij, nel nuovo allestimento firmato da Frederic Wake-Walker, sul podio Daniele Gatti, l’eccellente cast guidato da Matthew Swensen nei panni del protagonista, affiancato nei ruoli principali da Sara Blanch, Vito Priante, Adriana di Paola. Il progetto del “Libertino” prese forma nel 1947, dopo il trasferimento del compositore negli Usa, colpito dal ciclo di tele di William Hogarth esposte a Chicago, che descrivevano l’ascesa e la caduta di Tom Rakewell, un dissipatore seriale che dilapida i propri averi e finisce in manicomio. Repliche in programma il 19 e 26 marzo.

Cirano deve morire

A Pontedera, Teatro Era. Sabato e domenica il giovane regista Leonardo Manzan propone uno spettacolo concerto liberamente ispirato al “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand, protagonisti Paola Giannini, Michele Eburnea, Giusto Cucchiarini, animati dalle musiche di Alessandro Levrero e Franco Visioli, eseguite dal vivo da Filippo Lilli. Una riscrittura a tre voci che trasforma la poesia di fine Ottocento in rime taglienti, sismici versi rap tra Eminem e Myss Keta, una indiavolata partitura scossa da inganni, tradimenti, fedeltà, parole che seducono e silenzi che uccidono, rivedendo, in chiave contemporanea, il racconto di uno dei più famosi triangoli d’amore della storia del teatro.
 

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