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Dipendenti statali, aumenti fino a 480 euro al mese da giugno: la tabella con tutte le cifre, ecco a chi andranno più soldi


	Aumenti fino a 480 euro per i dipendenti statali
Aumenti fino a 480 euro per i dipendenti statali

Il governo ha stanziato 190 milioni di euro per parificare il compenso accessorio dei dipendenti ministeriali, colmando le disparità tra le diverse amministrazioni

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Il governo ha approvato un piano straordinario da 190 milioni di euro per affrontare una delle disuguaglianze storiche più sentite nella Pubblica Amministrazione: le forti disparità nei compensi accessori tra ministeri. A partire da giugno 2025, migliaia di dipendenti statali potranno ricevere un aumento mensile fino a 480 euro, con l'obiettivo di rendere più omogenei i trattamenti economici nei diversi dicasteri.

Una PA a due velocità

A oggi, il sistema retributivo della PA centrale si basa su una struttura doppia: una parte fissa, uguale per tutti i lavoratori con lo stesso profilo, e una voce accessoria (premi, bonus, incentivi), molto variabile da un ministero all'altro. Questo ha generato forti squilibri, con ministeri in grado di garantire salari accessori fino a 6.700 euro all'anno, come le Agenzie fiscali, e altri, come quello della Giustizia, che offrono cifre ben più basse.

Chi guadagnerà di più

Con il nuovo stanziamento, il governo punta a riallineare i trattamenti economici, destinando le risorse agli enti che oggi riconoscono compensi accessori inferiori. Secondo le simulazioni basate sui dati della Ragioneria dello Stato, l’aumento medio sarà del 3,15% sul totale della retribuzione, a cui si aggiunge il 6% previsto dal rinnovo contrattuale per il triennio 2022–2024.

Gli aumenti mensili stimati (su base 12 mensilità) varieranno in base al ministero di appartenenza:

  • Giustizia: fino a +480 €
  • Infrastrutture e Trasporti: +465 €
  • Interno: +401 €
  • Ambiente: +310 €
  • Lavoro: +283 €
  • Affari Esteri: +240 €
  • Università e Ricerca: +176 €
  • Difesa: +244 €
  • Cultura: +78 €
  • Made in Italy: +83 €
  • Istruzione e Merito: +169 €
  • Salute: +3 €

Nessun adeguamento, invece, per i dipendenti del Ministero dell’Economia e del Turismo, dove i salari accessori sono già superiori alla soglia di riferimento, fissata sulla media delle Agenzie fiscali (circa 560 euro al mese).

Un primo passo verso l'equità

L’intervento sarà attuato tramite DPCM, elaborato in collaborazione tra il Ministero della Pubblica Amministrazione e il MEF, e i nuovi importi verranno definiti in contrattazione integrativa con i sindacati. Sebbene il fondo non sia sufficiente per sanare completamente tutte le disuguaglianze esistenti, si tratta comunque di un passo avanti importante. I sindacati chiedono già un rafforzamento del fondo nelle prossime manovre finanziarie. L’obiettivo resta chiaro: evitare l’emorragia di personale verso le amministrazioni più “ricche” e promuovere un sistema più giusto, capace di trattenere competenze anche nei ministeri tradizionalmente più svantaggiati.

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