Bocelli, il disco di Natale con i figli Matteo e Virginia: «I nostri canti di famiglia»
Andrea e il disco “A Family Christmas” realizzato insieme ai figli Matteo e Virginia: «Tredici brani cantati con il cuore, proprio come facciamo tutti sotto l’albero»
Per festeggiare in musica il prossimo Natale scendono in campo “i Bocelli”, un trio, padre e figli, che rilegge alcuni standard natalizi. Ai già esperti Andrea e Matteo Bocelli (padre e figlio) si aggiunge l’esordiente Virginia, che, a dieci anni, allarga la presenza della famiglia nel mondo musicale.
Dopo l’uscita in digitale il 21 ottobre (balzato subito in testa alle classifiche di streaming) il 25 novembre sarà sul mercato italiano “A Family Christmas”, in cui alle tredici tracce internazionali si aggiungono due brani: una diversa versione della storica “Buon Natale” («La ascoltavo da bambino», dice Andrea Bocelli) e “Cantique de Noel”.
«Il disco – racconta Bocelli – è una raccolta di quelle canzoni di Natale che si fanno nelle famiglie, non importa se bene o male, contano lo spirito e il cuore. Nel canto – prosegue il grande artista di Lajatico – ci sono due cose: la tecnica, che in questo caso però non è fondamentale, e l’espressività, che non s’impara e non può essere scissa dalla passione, altrimenti è falsità».
“A Family Christmas” è, sin dal titolo, un album familiare e pensato proprio per la famiglia. «L’importanza e la bellezza di questo lavoro – spiega ancora Andrea Bocelli – stanno nel messaggio: è un disco che ha il valore della famiglia e la bellezza del lavorare insieme. Anche se – scherza papà Bocelli – io, come dice Tiziano Terzani, non ho mai lavorato ma ho fatto sempre quello che mi piaceva. Ed è ancora più bello farlo in compagnia dei propri figli».
Gli fa eco Matteo, giovane, ma già affermato sul mercato internazionale. «Lavorare con papà è divertimento e la musica è un piacere». Anche Virginia, che si è già esibita di fronte a Biden – il quale l’ha portata mano nella mano a visitare la Casa Bianca – non soffre di nessun timore. «Cantare nel disco o di fronte al pubblico è uguale a farlo in casa». La carriera di papà Andrea è ormai da star, mentre quella di Matteo è sostanzialmente agli esordi, anche se (ancor prima di uscire con un suo disco) è già piena di traguardi.
«Tutto è nato nel 2018 – spiega Matteo – prima cantavo raramente di fronte al pubblico, preferivo farlo per mia mamma. Poi è arrivato il duetto con il babbo (“Fall On Me”, 2018) che credo abbia avuto buoni risultati anche per la narrazione dei rapporti tra padre e figlio».
Oltre a quel singolo e a questo disco la carriera del figlio prosegue su strade differenti da quelle del papà; resta però su di lui la questione dell’essere figlio d’arte. «Uno degli aspetti difficili di questa situazione – commenta il giovane – è che hai minor margine d’errore. Senti gli occhi puntati addosso e tutti si aspettano da te capolavori. Ma pure per me è un cammino lungo e difficile, come per tutti».
L’arrivo di questo disco ha scombussolato i piani. «Abbiamo pensato a lungo se farlo – ha detto il “capostipite” – stavamo preparando i rispettivi dischi e ci siamo dovuti fermare. A gennaio riprenderemo».
L’esordio discografico di Matteo è dunque rimandato. Il Natale 2022 sarà di guerra, come non succedeva da decenni, e Bocelli ne è conscio.
«Il repertorio natalizio – dice – si sforza di portarci spiritualmente verso il Natale che è Bellezza e quindi salvataggio del mondo. Il mondo però non lo cambia la musica ma gli uomini. Questo – prosegue – è un Natale diverso, complicato e triste per tanti, preoccupante per tutti. Noi diamo la possibilità di prendere spunto da una canzone per riflettere sul Natale, di cui per me conta la parte spirituale, quella consumistica non mi interessa, mi infastidisce. La filosofia del cristianesimo – conclude Bocelli – non è mai tramontata ed è attuale. Se fosse applicata, questa terra potrebbe essere il paradiso in terra. Non facendolo, le conseguenze sono purtroppo sotto gli occhi di tutti».