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La Toscana apre finestre sull’arte contemporanea

di Federica Lessi
La Toscana apre finestre sull’arte  contemporanea

Tante mostre in giro per la regione

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La Toscana si illumina di arte contemporanea: mostre ed installazioni dialogano con la tradizione rinascimentale e il paesaggio, aggiornando il panorama culturale con artisti di livello internazionale.

Olafur Eliasson

Firenze ha appena aperto la sua stagione delle mostre, mettendo in campo l’artista visionario Olafur Eliasson a Palazzo Strozzi con la personale “Nel tuo tempo”, che offre installazioni immersive e opere che interagiscono con il visitatore, misurandosi anche con l’architettura rinascimentale del palazzo. Aperta fino al 17 gennaio (tutti i giorni ore 10-20, giovedì 10-23, www. palazzostrozzi.org) la mostra permette di vivere un percorso creato dall’artista danese-islandese, noto al grande pubblico per l’installazione del sole artificiale alla Tate Modern (The weather project, 2003) vista da più di due milioni di persone.

I maestri del Novecento

Artisti contemporanei di rilievo internazionale come Daniel Buren, Damien Hirst o Ai Weiwei, a fianco di maestri come Wahrol e Lichtestein, si possono ammirare, sempre a Firenze, a Palazzo Medici Riccardi per la collettiva “Passione Novecento. Da Paul Klee a Damien Hirst” che riunisce opere provenienti da collezioni private toscane, in omaggio alla tradizione del collezionismo fondata dai Medici (fino al 15 gennaio, ore 9-19, chiuso mercoledì, www.palazzomediciriccardi.it).

Henry Moore

In due luoghi simbolici del capoluogo toscano sono collocati i gruppi scultorei del maestro inglese Henry Moore – Family Group in piazza della Signoria e Large Interior Form sul sagrato dell’abbazia di San Miniato al Monte – per rinnovare il dialogo con il patrimonio fiorentino che lo scultore avviò nella memorabile mostra a Forte Belvedere nel 1972 (“Henry Moore in Florence”, fino al 31 marzo, www.museonovecento.it).

La videoarte di Plessi

Ancora a Firenze, a Palazzo Bartolini Salimbeni, sede della Collezione Roberto Casamonti, il pioniere della videoarte Fabrizio Plessi ha realizzato un’installazione in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, con quattro video nelle nicchie della facciata che ospitavano le sculture delle quattro stagioni (fino al 30 marzo, tutti i giorni ore 16-24, https://collezionerobertocasamonti.com), mentre le sue opere sono in mostra da Tornabuoni Arte nella personale “Emozioni digitali” (fino al 18 novembre, lunedì-venerdì ore 9-13, 15-19, www.tornabuoniart.com).

Bartolini a Prato

A Prato il Centro per l’arte contemporanea Pecci ospita la personale di Massimo Bartolini “Hagoromo” (fino all’8 gennaio, da mercoledì a domenica ore 11-20, www.centropecci.it). L’artista toscano tra i più noti nel panorama internazionale ha realizzato per il museo la più grande installazione della sua carriera trentennale: “In là” è una parete continua di tubi innocenti, che si snoda attraverso sette sale del museo e funziona come un organo a canne, che emette una melodia diversa in ogni sala, composta dal musicista Gavin Bryars. Bartolini ama le arti performative – “Hagoromo” è una pièce del teatro Noh – perché modificano la percezione dello spettatore mediante una narrazione architettonica. Elementi ricorrenti nelle sue opere sono il paesaggio, l’acqua e la terra, come rivela il monumento in bronzo alla terra arata “Basement” (2011), la serie dal colore cangiante “Rugiada” (2020) o il “Disegno di alberi” (dal 1995) su carta piegata, quasi una pratica meditativa, come la riflessione generata dalla fontana con seduta Conveyence (2003).

Galleria Continua

Nel dialogo tra passato e presente e nella promozione dell’arte pubblica, Galleria Continua opera dal 1990 a San Gimignano. I tre fondatori Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo hanno scelto la dimensione periferica e la continuità con la storia per il loro percorso straordinario, oggi divenuto un documentario prodotto da Sky Arte e Tiwi: “Galleria Continua. Ability to dream”, in streaming su Now e on demand. Artisti come Anish Kapoor, Michelangelo Pistoletto, Antony Gormley raccontano l’essenza di una storia che unisce passione e follia, avventure e incontri cruciali. Dalla prima mostra in un garage nel borgo all’incontro con Luciano Pistoi, e gli artisti contemporanei che ospitava al castello di Volpaia, fino al recupero del cinema-teatro del paese come spazio espositivo. Alle loro intuizioni coraggiose si deve la fondazione dell’associazione Arte Continua che dal 1996 al 2005 ha lasciato sul territorio diciotto opere permanenti di artisti contemporanei, ancora visibili. Per l’occasione la galleria ospita la collettiva “Ability to dream” con opere dei suoi sessantasei artisti, tra i quali Kapoor, Chen Zhen, Daniel Buren, Kiki Smith, Berlinde De Bruyckere (aperta fino al 30 ottobre, tutti i giorni ore 10-13 e 14-19, www.galleriacontinua.com).
 

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