Ma che musica Matteo: Bocelli jr in Versiliana e poi a Lajatico
«Presto un album e una nuova idea»
Tra pochi giorni – il 28 luglio – Matteo Bocelli, figlio del celebre tenore Andrea Bocelli, salirà sul palcoscenico del Teatro del Silenzio a Lajatico dove praticamente ha debuttato. Mentre stasera (domenica 24) sarà alla Versiliana a Marina di Pietrasanta è tra gli ospiti della serata dedicata al grande paroliere Giancarlo Bigazzi, a dieci anni dalla sua scomparsa.
Matteo, che impressione le fa tornare a cantare a Lajatico?
«Il Teatro del Silenzio è un luogo che mi emoziona ogni volta, non solo nella sera del concerto ma anche durante l’anno quando rimane una collina incontaminata. Il giorno del mio debutto è stato uno dei più belli. Ma tanti sono i ricordi che ho di questo luogo che compie 17 anni».
Stasera lei sarà sul palcoscenico della Versiliana insieme a grandi nomi della musica italiana per rendere omaggio a Bigazzi. C’è un brano scritto dal grande autore che vorrebbe interpretare?
«C’è un brano che ho sentito cantare dal mio babbo, in casa, quando ero piccolo, “Cosa hai messo nel caffè”, e che mi ha sempre messo allegria. Ma sono decine le canzoni firmate dal maestro Bigazzi che mi piacerebbe cantare. Da “Erba di casa mia” a “Montagne verdi”, da “Più ci penso” a “Gloria”. E brani più recenti degli anni ’90, quali “Non amarmi”, “Bella stronza”, “Passerà”. L’elenco è troppo lungo».
La Andrea Bocelli Foundation è tra gli organizzatori della serata-tributo, quale il suo impegno con la Fondazione?
«Sono un volontario ABF, ho già cantato più volte agli eventi legati alla raccolta fondi. Ed anzi mi auguro di poter dare sempre di più il mio contributo. Come dice il babbo, tutti possiamo farlo, tutti possiamo fare la differenza nella vita del prossimo, anche alla mia età. Sono orgoglioso di fare parte di questo “laboratorio vivo” dove ciascuno può dare il proprio aiuto, per migliorarsi e migliorare gli altri, per creare opportunità di crescita».
Sarà poi impegnato con la Celebrity Adventures, il grande evento benefico promosso da Andrea Bocelli in Toscana.
«Anche questa è ormai una tradizione radicata, la cui scintilla è stata innescata dall’amicizia tra il mitico – e compianto – Muhammad Ali e il mio babbo. Ne è nata una collaborazione bella e ambiziosa, che già da alcuni anni vede un nutrito gruppo di grandi donatori statunitensi, per alcuni giorni presenti in Italia, coinvolti in manifestazioni artistiche di grande spessore, con ospiti d’eccellenza, dalla Regina Rania di Giordania a George Clooney, da Elton John a Steven Tyler. Nel 2016, il babbo mi fece salire sul palco nel chiostro del Brunelleschi a Firenze, e in un certo senso fu quello il mio debutto, di fronte a personaggi del calibro di David Foster e di Zucchero».
“Tempo”, il suo ultimo singolo, è anche la colonna sonora di uno spot girato in Toscana. Come mai questa scelta?
«“Tempo” è un brano nato nell’estate del 2019, in tempi più spensierati di quelli attuali. Spero che queste emozioni positive possano arrivare a tutti coloro che lo ascoltano. Mai come in questi ultimi anni ci siamo resi conto di quanto importante sia il tempo nella nostra vita, specialmente quello che si dedica alle nostre famiglie, agli amici e al prossimo. La Toscana è per noi casa e per questo insieme a Fiat abbiamo pensato di campionare le varie modalità di ascolto in luoghi a noi cari come il “Teatro del Silenzio”».
Com’è nata la collaborazione con il popolare artista colombiano Sebastian Yatra?
«Da tempo seguivo il grande successo di Sebastian e mai avrei immaginato che accettasse di cantare insieme a me un mio brano. Sono onorato di aver collaborato insieme a lui e felice di aver conosciuto non solo un grande talento ma anche una persona semplice e di cuore».
Le piace cantare con sua sorella Virginia? Ci sono progetti in arrivo?
«In famiglia facciamo spesso musica assieme, il babbo non ha mai spinto perché diventassimo musicisti ma ha sempre ritenuto importante che noi figli conoscessimo la musica. Mio fratello Amos è diplomato in pianoforte, oltre ad essere laureato in ingegneria, mentre Virginia si diverte con la musica. Chissà che non arrivi qualche sorpresa».
I prossimi impegni dopo quelli estivi?
«Avevo promesso di uscire entro fine anno con il mio album ma è entrato un progetto al quale non si poteva dire no. Rimango comunque concentrato sulla mia musica che è la cosa alla quale tengo di più. Sto per ricevere le prime produzioni e non vedo l’ora di potervele far sentire».l