Il Tirreno

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La direttora, il giovane cronista e un mistero alle porte di Pisa

Nicola Stefanini
Silvia Volpi
Silvia Volpi

Il secondo romanzo di Silvia Volpi: non solo un giallo ma un racconto che intreccia storie e sentimenti

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C’è un ragazzino scomparso all’uscita da scuola. C’è il cadavere di una donna ritrovato nella campagna alle porte di Pisa. E ci sono, naturalmente, misteri da risolvere. A due anni dal fortunato esordio di “Alzati e corri, direttora” (Mondadori) tornano i giornalisti-detective creati da Silvia Volpi: Elsa Guidi, direttora del quotidiano La Piazza, e il giovane cronista Tommaso Morotti. La nuova indagine – ma anche questo, come il precedente, non è solo un giallo, bensì un racconto che intreccia le vite e le storie dei protagonisti – si intitola “Il silenzio dell’erba” ed è disponibile da alcuni giorni come audio-libro edito da Kobo Original, letto dall’attrice Angela Ricciardi. Si acquista sul sito Kobo e su Mondadori Store. A breve sarà disponibile anche nel formato e-book.

«Elsa e Tommaso tornano al lavoro – dice Silvia Volpi, pisana, segretaria di redazione de Il Tirreno – E tornano con una storia che è un giallo classico ma è anche il racconto delle vicende personali oltre che di lavoro dei protagonisti: Elsa sempre divisa fra il suo lavoro di direttore del giornale e la sua famiglia, i suoi figli, i suoi hobby, primo fra tutti il jogging; e Tommaso, giovane cronista livornese a Pisa, bello e single, appassionato di donne, che in questa nuova avventura proverà ad innamorarsi».

Pisa, sul cui lungarno ha sede la redazione de La Piazza, e questa volta anche i suoi dintorni con le dimore storiche alle porte della città della Torre pendente, sono ancora una volta lo scenario nel quale si dipanano le indagini e le vicende dei protagonisti: Elsa, Tommaso, ma anche gli altri giornalisti della redazione che già animavano il primo romanzo, i poliziotti, gli amici, i familiari. «E c’è anche un personaggio nuovo – dice l’autrice – che arriva e che diventa importante per la storia».

La scrittura di Silvia Volpi scorre via facile e chiara, e in questa nuova avventura ai toni del giallo si mischiano venature ironiche con qualche spruzzata di vernacolo toscano, ma anche momenti commoventi. Insomma, un giallo che si legge con il sorriso, ma che scuote anche il cuore. «Sono soddisfatta di questo lavoro – dice Volpi – I lettori credo che possano trovare un giallo godibile e piacevole. Insieme a questa storia di cronaca nera, ho voluto andare ancora più a fondo nel racconto della vita quotidiana dei miei due protagonisti, dal temperamento distante ma che formano una coppia di giornalisti-detective appassionanti. In questo libro – prosegue l’autrice – mi sono appassionata ancora di più alle loro vite, mi sono affezionata a loro e mi è piaciuto davvero stargli accanto anche nei loro momenti di debolezza come in quelli più difficili dal punto di vista umano. Elsa Guidi e Tommaso Morotti sono una coppia che mi diverte e quando scrivo delle loro storie mi viene voglia di chiamarli e dire: “passo dal lungarno e prendiamo un caffè”. Ovviamente non li sento al telefono ma li racconto durante le loro indagini e questo mi piace. Insomma – dice ancora Volpi – ho voluto offrire una lettura di intrattenimento con dentro spunti di vita vera, di lavoro vero, di sentimenti, di personaggi che ti puoi trovare accanto quando sei in giro per la città, al bar, in autobus».

Sulla trama dell’indagine non anticipiamo nulla, naturalmente. Se non che venirne a capo non sarà per niente semplice. Alla direttora, con le sue fulminanti intuizioni e le sue provocazioni, serviranno ancora una volta il fiuto e la capacità del “Moro” – il suo migliore cronista – di entrare nelle vite della gente per raccogliere informazioni e indizi utili a risolvere il caso.

E poi, un terzo episodio? «Un terzo libro con protagonisti Elsa Guidi e Tommaso Morotti non è pronto ma mi piacerebbe che ci fosse – dice Silvia Volpi – Ce l’ho già ben chiaro in mente, ma non ho ancora iniziato a scrivere».

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