fra sport e filosofia 

L’arte marziale del taijiquan è patrimonio dell’umanità

20 dicembre 2020
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PECHINO. L’Organizzazione delle Nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco) ha inserito l’arte marziale cinese del taijiquan nella Lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Il taijiquan, è un tipo di arte marziale tradizionale nota anche come taichi, ed è nato a metà del 17° secolo nel villaggio di Chenjiagou, in Cina centrale, prima di diffondersi in più di 150 Paesi e regioni con oltre 100 milioni di praticanti.

Chenjiagou ha decine di scuole di taijiquan e attualmente più di 800 maestri, che attirano allievi da tutto il mondo. «Il taijiquan non è solo uno sport per far stare le persone in forma, ma contiene anche la cultura e la filosofia cinese – ha detto Yan Shuangjun, ricercatore di taijiquan – La candidatura è stata presentata nel 2008 e ora abbiamo ottenuto una vittoria che aiuterà questo sport a raggiungere più luoghi».

Dal 2014, ogni due anni la Federazione internazionale di Wushu tiene i Campionati del mondo di taijiquan, offrendo una piattaforma per la comunicazione e l’apprendimento agli appassionati in tutto il mondo, ed è diventato un evento dei Giochi olimpici giovanili di Dakar del 2026. —

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