La tonsillite di Sinner è una “scusa” per saltare le Olimpiadi? Il parere del dottor Bassetti
Il direttore di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova: «Si guarisce con una decina di giorni di terapia»
PARIGI. Jannik Sinner è guarito dalla tonsillite che lo ha costretto a rinunciare alle Olimpiadi di Parigi 2024 ed è pronto a tornare in campo a Montreal, in Canada, per un torneo d’avvicinamento agli Us Open al via il 26 agosto.
L’esperto
«Mi pare che con i tempi ci siamo», commenta all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova.
La tonsillite
«La tonsillite – ricorda l’esperto – è una malattia acuta che poi si risolve. Dura mediamente 7-10 giorni e con una decina di giorni di terapia guarisce. Mi sembra dunque normale che Sinner sia migliorato» e ricominci a giocare dunque. E ribadisce: «Le tonsille si ingrossano, diventa più difficile respirare, deglutire», senza contare la febbre e la spossatezza. «Certo andrebbe chiesto al suo medico, ma non credo proprio – chiosa Bassetti – che per Sinner (numero 1 del tennis mondiale, ndr) la tonsillite possa essere stata una scusa per non partecipare alle Olimpiadi».
