Il Tirreno

Sport

Il personaggio

L’idea di calcio di Silvio Baldini nel docufilm di Dazn: così l’innovazione è nata in Toscana

di Luca Barbieri

	Il tecnico Silvio Baldini
Il tecnico Silvio Baldini

Il ct della Nazionale Luciano Spalletti: «Persona autentica che dice in faccia ciò che pensa»

25 maggio 2024
4 MINUTI DI LETTURA





«Quando ho cominciato a interessarmi di calcio, è diventato subito stimolante andare a sentire quando parlava, perché ha una passione infinita per il calcio e l’ha messa a disposizione di tutti e perché da lui hanno appreso tutti». Le parole sono del ct della Nazionale azzurra Luciano Spalletti: le pronuncia durante il suo intervento nel docufilm – targato Dazn (e girato in collaborazione con Ring) – disponibile da qualche giorno nella piattaforma, “Silvio Baldini – Questo è il calcio”. E il destinatario del messaggio, che poi è il protagonista del docu-film, è l’allenatore ex Empoli, Palermo, Carrarese, Parma, Lecce, solo per citarne alcune.

«Geniale»

Il tecnico apuano, 66 anni a settembre, siamo sicuri che l’etichetta di “maestro” – ma vale anche per tutte le altre etichette – la rispedirebbe prontamente al mittente. Certo, diventa complicato smarcarsi quando gli endorsement arrivano dall’allenatore di Certaldo, dal tecnico ex Juve e Inter Antonio Conte (anche lui con un passato da ct della Nazionale maggiore) e da un altro tecnico top come Roberto de Zerbi. «Geniale, eccentrico e autodistruttivo: Silvio Baldini a suo modo ha rivoluzionato la storia del calcio italiano, grazie alle sue idee innovative che hanno influenzato grandi allenatori come Luciano Spalletti, Antonio Conte e Roberto de Zerbi, ancora oggi suoi grandi ammiratori», viene evidenziato, sintetizzato, nella descrizione del programma Dazn nella quale c’è la partecipazione del ct azzurro, appunto, poi dello scrittore e giornalista Giancarlo Dotto e del telecronista Stefano Borghi per un «viaggio nei luoghi dell’anima di un allenatore, una persona che ha fatto del suo essere indomabile il filtro attraverso il quale rapportarsi al mondo».

A lezione da Silvio

«Quando ho cominciato a interessarmi di calcio, è diventato subito stimolante andare a sentire quando parlava Silvio Baldini, perché è uno che ha una passione infinita per il calcio e l’ha messa a disposizione di tutti e perché da lui hanno appreso tutti. Uno che va dritto al cuore, non c’è retorica, non ci sono banalità, lui ti dice in faccia quello che ti deve dire, tutta roba autentica, vera, non si media niente», dice Spalletti nel docu-film quando parla dell’amico. E aggiunge  l’allenatore dell’Italia: «Da avversario si vedevano queste cose particolari, moderne, proiettate nel futuro per cui c’era da andare a imparare il più velocemente possibile (da Baldini, ndr). Per cui ho fatto di tutto per diventarci amico – sorride il ct  – e ho potuto apprezzare in tutti questi anni le sue qualità di uomo e di allenatore», rimarca.

Fuori dagli schemi

Allenatori e addetti ai lavori, tutti d’accordo. Come uno tra i volti ormai più pop del calcio in tv, l’ex calciatore e oggi opinionista Daniele Adani che nel settembre 2018 sanciva sui social: «Consiglio dal cuore per giovani allenatori, per allenatori esperti e per tutti gli amanti del calcio vero: andate a fare un giro a Carrara, e guardate, anzi, ammirate la Carrarese di Silvio Baldini». Innovatore, ma lontano dal calcio dei big e delle stelle, innamorato più della provincia e del calcio genuino, della passione. Partito dai campi delle serie minori, dalle zone dove è nato (la provincia di Massa-Carrara) arriva al grande calcio – leggi la Serie A con l’Empoli –, ma vissuto sempre fuori dagli schemi dettati dalle convenzioni e dai riti. Ed è proprio in mezzo a tanta Serie A (e Serie B, spesso ai vertici) che arriva il caso del calcio all’allenatore Domenico di Carlo in un Parma-Catania di 17 anni fa. Intanto cambia la mappa del pallone, ma lui no: dopo la scelta di fermarsi nel 2011 – dopo Vicenza – riparte dai suoi luoghi del cuore. L’anarchia, le cave, Carrara: ci arriva nel giugno 2017, è un ritorno dopo la prima esperienza a metà anni Novanta, all’inizio della carriera. Arriva e allena gratis, cercando quel sogno chiamato serie B che raggiungerà, in un’altra impresa, ma con i colori rosa-nero del Palermo, un altro dei “suoi” luoghi. Poi Perugia e Crotone, in ordine cronologico. E un unico fil rouge tracciato nel recente  docu-film di Dazn.

Primo piano
La tragedia

Fincantieri, trovato morto il presidente Claudio Graziano