Quanto conta la cantera: il Benfica batte tutti. E in Italia? Spicca solo l’Atalanta
Il salvadanaio dei vivai: ecco il valore dei giocatori usciti dalle giovanili. Il club portoghese in testa con 670 milioni, poi Chelsea e Barça. E il Brasile avanza
«Il futuro del calcio è nella cura dei settori giovanili»: quante volte abbiamo ascoltato questo mantra dai dirigenti delle nostre società. Parole spesso dette a sproposito, perché, poi, alla resa dei conti i settori giovanili vengono, almeno nel nostro paese, spesso trascurati. Non accade così nei paesi calcisticamente all’avanguardia, lo si nota analizzando il report proposto questa settimana dal Cies, il centro studi sul calcio internazionale, con sede a Neuchatel.
Gli studiosi svizzeri hanno compilato una classifica delle squadre di tutto il mondo, in base al valore presunto dei calciatori usciti dai rispettivi settori giovanili.
BENFICA PRIMO
L’analisi altro non fa che ribadire l’attenzione che alcune società dedicano alla loro “cantera”, proprio grazie alla quale riescono a frequentare i piani alti del calcio europeo, nonostante budget minimamente non paragonabili a quelli delle big continentali. È il caso del Benfica, che vanta il maggior valore economico dei giocatori usciti dal proprio vivaio: addirittura 670 milioni per 104 giocatori. Qualche esempio: il portiere brasiliano Ederson, prelevato giovanissimo dal San Paolo, e il centrocampista Bernardo Silva, adesso colonne del Manchester City, oppure l’arrembante terzino Joao Cancelo. Tanti, come ampiamente prevedibile, anche i calciatori usciti dal vivaio dell’Ajax, forse il più florido in assoluto nella storia del calcio, basti ricordare quel genio assoluto che è stato Johan Cruijff, oppure Bergkamp, Kluivert o, in tempi recenti, l’ex juventino De Ligt.
LE GRANDI
Nelle prime posizioni della graduatoria, però, troviamo anche tante big d’Europa, a testimonianza che per comporre rose importanti servono non solo i soldi, ma anche floridi vivai. Dimostrazione plastica il secondo posto del Chelsea – 78 giocatori per 630 milioni di euro – ed il terzo del Barcellona, con i big Gavi e Pedri, pedine insostituibili della squadra prima in campionato, con 8 punti di vantaggio sul Real Madrid. Traggono linfa vitale anche il Manchester City (510 milioni) e il Paris S.Germain (491) che, nonostante finanze praticamente infinite, investono tanto nei rispettivi vivai.
LE BRASILIANE
Nella “top ten”, ben rappresentato è anche il Brasile, paese da sempre fucina di giovani talenti, che spesso lasciano il paese di origine già da giovanissimi, destinazione Europa, come fecero, ad esempio, due crac del passato come Ronaldo e Romario. Sono infatti ben tre le squadre dei “Brasileirao”, la Serie A del paese sudamericano, nelle prime 10: il San Paolo, 61 giocatori per un valore complessivo di 474 milioni, il Santos – 444 milioni – e il Flamengo, a 438. La prima compagine argentina è invece il River Plate; il club di Buenos Aires ha lanciato 80 giocatori per un valore di 391 milioni di euro, che valgono a “Los Millionarios” la dodicesima posizione in graduatoria. Gli acerrimi rivali del Boca Juniors, invece, hanno prodotto più giocatori, 95, ma per un valore complessivo inferiore di quasi cento milioni.
Anche lo studio del CIES testimonia la poca sensibilità delle nostre società quando c’è da investire nei vivai. Nella classifica delle prime 100 squadre per valore stimato dai giocatori usciti dalle rispettive “cantere”, ci sono soltanto cinque squadre italiane. Numero, a dir poco esiguo, che rende la nostra Serie A quello meno rappresentato tra i campionati europei più importanti. Tanto per capire, nella graduatoria ci sono la bellezza di 12 squadre inglesi, tra cui tutte le grandi, 13 francesi, PSG in testa, 8 spagnole, con Barcellona e Real Madrid in vetta, e 9 tedesche. Una classifica che dovrebbe far accapponare la pelle ai nostri dirigenti, troppo spesso con la mente rivolta ad improbabili acquisti oltre confine. Atalanta, esempio da seguire – Tra le nostre rappresentanti, l’oscar spetta ad una squadra che tradizionalmente ha fondato i propri successi sul proprio vivaio, fin dai tempi dell’indimenticato Mino Favini. Lungo l’elenco dei campioni cresciuti nel vivaio della Dea orobica, basti citare big assoluti come Gaetano Scirea e Roberto Donadoni. La classifica del CIES ci dice che sono 48 i talenti usciti da Zingonia, per un valore complessivo di 217 milioni, 72 dei quali arrivano da giocatori ancora nella rosa di Gasperini, Scalvini su tutti. Milan e Roma sul podio – Alle spalle dell’Atalanta, sul secondo e terzo gradino del podio troviamo Milan e Roma. 37 sono i giocatori cresciuti nel vivaio rossonero, per un controvalore di 209 milioni di euro, 20 in più del valore stimato dai giovani giallorossi, tra i quali spicca Lorenzo Pellegrini, elemento imprescindibile per le fortune di Mourinho. Ultima, dopo l’Inter, tra le squadra italiane è la Juventus che però da qualche anno non sta lesinando investimenti importanti nella propria “cantera”; un cambio di visione che sta dando frutti copiosi, basti pensare ai recenti lanci in prima squadra di Miretti e Fagioli, due tra i giovani più interessanti del nostro panorama giovanile. Un esempio, quello della società piemontese, assolutamente da seguire, nella convinzione che proprio dalla cura del vivaio arrivano prosperità economica e risultati.