Il Tirreno

Sport

Paltrinieri mondiale

GregOro, roba da marziani

GregOro, roba da marziani

Paltrinieri mondiale anche nei 10.000, Acerenza argento: che bis! Schiacciante prova di forza azzurra nelle acque del Lupa Lake

30 giugno 2022
3 MINUTI DI LETTURA





Budapest. Otto giorni fa, la grande delusione negli 800sl aveva gettato un'ombra su Gregorio Paltrinieri, il timore di tornare dal Mondiale di Budapest a mani vuote dopo la sofferenza di un'Olimpiade, quella di Tokyo, affrontata con i postumi della mononucleosi l'estate scorsa. Ora tutto è alle spalle, quel quarto posto e tutti i dubbi che si portava dietro rimarranno nel ricordo solo come la miccia di una reazione da sogno che, bracciata dopo bracciata, gli ha fatto mettere al collo due ori, nei 1500sl e nella 10km di fondo odierna, un argento nella 5km e un bronzo nella staffetta 4x1.5km. Felice e stremato dopo la gara del riscatti nei 1500, l'olimpionico ventottenne delle Fiamme Oro si è lasciato andare all'esultanza dopo la doppietta con l'amico Domenico Acerenza con cui ha chiuso oggi le sue fatiche al Lupa Lake.


«È un sogno, primo e secondo. Siamo migliori amici e stare sul podio insieme è stupendo. In acqua lo sentivo che mi toccava i piedi, mi sentivo a casa e godevo», ha detto a caldo dopo quasi due ore di fatica. L'ennesima impresa di un'atleta no limits che solo tre anni fa si era messo per la prima volta alla prova sulla distanza dei 10km, ai Mondiali di Gwangju, quando chiuse al sesto posto. A questi Mondiali, Paltrinieri si è presentato con in testa un piano di lavoro massacrante, che specie nel fondo è stato reso più duro dal programma, che lui stesso dopo il bronzo nella staffetta aveva definito assurdo: «Domani ho la 5km, poi c'è la 10km. I 1500sl erano attaccati alle prove di fondo. Così ci pongono nelle condizioni di dover scegliere o nuotare male. Bisogna cambiare per tutelare gli atleti e garantire lo spettacolo». Di certo, l'azzurro non lo ha fatto mancare, passando dalla vittoria imperiosa nei 1500 di sabato a quella altrettanto implacabile di ieri. «Quando sono partito sentivo che dietro di me c'era Acerenza. che mi ha fatto da scudiero, e non Wellbrock. La strategia era quella di lasciar andare il tedesco e nel finale attaccarlo e sfiancarlo partendo da lontano, Nell'ultimo 1500 ho tirato a bestia partendo sul mio sul mio lato favorito. E' andata bene». «Torno con quattro medaglie che è quasi il bottino completo - ha sottolineato con soddisfazione -. Ho cominciato questa stagione post olimpica bene, allenandomi a dovere e ho dimostrato a me stesso che potevo far bene. All'inizio di questa nuova avventura ti vengono sempre mille preoccupazioni. È successo specialmente dopo gli 800 in piscina. Lì mi sono scoraggiato e ho pensavo di tornare a casa senza nulla. E invece è stata la scintilla, perché mi serviva rompere il ghiaccio per iniziare una cavalcata avvincente».
 

Paltrinieri si prenderà qualche giorni di riposo, prima di rindossare il costume e preparare gli Europei che si terranno a Roma dall'11 agosto. «Farò lo stesso programma dei Mondiali, quindi voglio essere pronto», ha annunciato. L'obiettivo è aumentare la bacheca personale, che finora comprende 13 podi continentali, oltre a tre olimpici e 12 mondiali, per citare i principali, che ne fanno l'azzurro più medagliato di sempre nel nuoto, come ha detto anche la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, complimentandosi con lui e Acerenza su twitter. Al carpigiano avrà fatto piacere anche l'omaggio della compagna, la spadista Rossella Fiamingo, che ha postato una sua foto sul podio con in testa una corona e la scritta 'King'. Il re è in gran forma e insieme con l'Italnuoto può continuare a sognare in grande. 

Primo piano
Venti di guerra

Da Camp Darby all’Est Europa inviati oltre 400 mezzi militari: andranno a potenziare l’esercito Usa