Daspo allo spacciatore, Firenze applica le nuove regole

(foto archivio - Massimo Sestini)
(foto archivio - Massimo Sestini)

Il daspo urbano da uno a cinque anni può essere emesso dal questore anche nei confronti di persone condannate  per spaccio. Lo ha disposto per la prima volta il questore di Firenze. Ma si chiedono correttivi

15 marzo 2017
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FIRENZE. Per due anni non potrà entrare nei locali o negli esercizi pubblici di piazza Santo Spirito, o comunque stazionare nelle vicinanze o nelle vie limitrofe; avrà l'obbligo di presentarsi in questura tre volte a settimana; dovrà rientrare a casa entro le 20 e non uscirne prima delle 7 del giorno successivo. È l'insieme di prescrizioni imposte ad un cittadino marocchino di 21 anni, destinatario del primo Daspo urbano italiano adottato dal questore di Firenze, Alberto Intini, in applicazione di quanto previsto dall'articolo 13 del recente decreto legge sulla sicurezza urbana.

Il giovane, con precedenti in materia di detenzione e spaccio di stupefacenti, è caduto nella rete di controlli disposti dalla polizia nella zona dell'Oltrarno insieme con numerosi altri pusher. Solo per due di questi - entrambi marocchini - ricorrevano i presupposti normativi per l'applicazione del provvedimento, modellato su quello pensato per gli ultrà del calcio. La sera di martedì 14 gli agenti della Squadra Mobile fiorentina hanno rintracciato il 21enne marocchino - già condannato nell'ultimo triennio per spaccio e detenzione a fini di spaccio proprio in piazza Santo Spirito e trovato in due occasioni in prossimità di locali pubblici della stessa piazza in compagnia di pregiudicati con precedenti specifici - e gli hanno notificato il divieto. In corso le ricerche per rintracciare il suo connazionale destinatario di analogo divieto.

[[atex:gelocal:il-tirreno:regione:toscana:1.14868093:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.iltirreno.it/toscana/2017/02/12/news/i-sindaci-armano-il-daspo-via-i-venditori-abusivi-1.14868093]]"Il daspo urbano previsto dal decreto sulla sicurezza "colma vuoti che non può coprire l'azione giudiziaria". Così il questore di Firenze ha commentato il provvedimento. In base alle leggi vigenti, ha spiegato ancora Intini, "chi spaccia piccole dosi viene denunciato, o più raramente viene arrestato, ma il giorno dopo è di nuovo libero". "Questo daspo - ha proseguito il questore - dovrebbe integrare questo sistema, ideato per non intasare le carceri". Il daspo urbano, la cui durata può variare da uno a cinque anni, può essere emesso dal questore anche nei confronti di persone condannate in appello e in via definitiva negli ultimi tre anni per spaccio di droga all'interno o nelle immediate vicinanze di locali pubblici. "Su circa 50 persone identificate nella zona di Santo Spirito nelle ultime tre settimane - ha detto Intini - due sono risultate avere questi presupposti". Per il 21enne è stato disposto il "divieto di accesso e di stazionamento" nei pressi dei locali di piazza Santo Spirito, e in generale di tutti i locali che si trovano nella zona compresa tra via dei Serragli, via Santa Maria, via Romana, via Maggio e lungarno Guicciardini.

"Si tratta di un provvedimento nuovo - ha aggiunto Intini - che potrebbe essere meritevole di qualche correttivo, che abbiamo già segnalato al dipartimento di pubblica sicurezza". Tra i suggerimenti avanzati, che possa scattare "dopo un arresto per spaccio", e non solo dopo una condanna definitiva. Un altro riguarda le misure previste in caso di violazione. Al momento, il decreto, che dovrà essere convertito in legge entro il 20 aprile, prevede una multa da 10 a 40mila euro e la sospensione della patente. L'osservazione effettuata dalla questura di Firenze "che sia applicato l'arresto - ha detto Intini -, come per chi non rispetta il daspo allo stadio".

"Ringraziamo la questura di Firenze per la pronta applicazione dei nuovi strumenti che il decreto sicurezza urbana consente. Speriamo che il Parlamento sia celere nella conversione del procedimento e inserisca quei miglioramenti che i Comuni italiani hanno richiesto, in particolare la responsabilità penale per i cittadini che non rispettano il Daspo - commenta il sindaco Dario Nardella. "Siamo contenti che la questura di Firenze sia stata fra le prime in Italia a dare pronta attuazione sia nella lotta allo spaccio di stupefacenti - aggiunge il sindaco - reato contro il quale nelle ultime settimane tutte le istituzioni sono fortemente impegnate, come dimostrano i recenti interventi in Santo Spirito, Santa Croce, piazza Indipendenza, via Palazzuolo e Cascine solo per fare alcuni esempi".

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