Dopo lo sport e il relax i piaceri della tavola nella terrazza sul mare
Le giornate infinite del Faro di Castiglione della Pescaia dalle 7 alle 24 divertimento no-stop. Ma il clou è il ristorante
Ogni stabilimento ha un suo punto di forza. Per qualcuno è la spiaggia, per altri la terrazza affacciata sul mare, per altri ancora gli happy hour. Ai bagni Il Faro il punto di forza sono le salse di erbe che il patron Alessio Milani mette sul pesce spada fresco, la zuppetta di corallina, gli spaghetti in oro d'amore di crostacei. Insomma, tutto ciò che accende la sua fantasia di chef rinomato.
«La gente mangia bene e sta bene anche al mare» dicono i titolari, racchiudendo tutto il credo dello stabilimento in questa frase. Una ricetta che funziona alla grande, guardando le presenze: qui i clienti fidelizzati infatti non sono soltanto castiglionesi o senesi, ma anche romani, veneziani e molti stranieri. Anche perché c’è molto altro al di là del pesce freschissimo e della buona cucina. Qua le feste sono all'ordine della sera, ci sono diverse attrezzature sportive e poi c'è il mare, quello che anche per il 2015 è stato confermato come il più bello d'Italia.
«Questo è un bagno storico» dicono i titolari. Ci sono due entrate dalla strada e a seconda di quale viene scelta cambia la dimensione dello stabilimento. Una porta direttamente in spiaggia, a due passi dal canale che dal porticciolo sfocia in mare, dove sono allestititi un centinaio d'ombrelloni, dove giacciono sotto ognuno di essi una sdraio e una sedia regista. Sparsi qua e là, poi, ci sono vari campi sportivi: beach volley, beach tennis, persino la palla canestro. E come per ogni altro bagno castiglionese, i clienti possono godere di un'ampia lingua di sabbia vuota tra la prima fila e la battigia. Qua infatti l'erosione non sembra essere un problema. Imboccando invece l'altra entrata, si arriva direttamente al ristorante: una via di mezzo tra una grande terrazza sul mare e un locale da centro storico. Una veranda bella spaziosa, dove di giorno si può giocare a carte e la sera godersi le prelibatezze dello chef Milani. Passeggiando tra i tavoli, lo sguardo non può sfuggire alle vasche in cui nuotano le aragoste o piccoli pesci azzurri: a significare che qua la freschezza del prodotto è una garanzia.
«La qualità è molto importante per noi» continuano dal Faro. E soprattutto rende. «Abbiamo molti tedeschi sotto l'ombrellone, con un ricambio ogni fine settimana. Ma anche svizzeri. Gente che torna in questo stabilimento così da poter trascorrere un'intera giornata al mare trovando tutto ciò di cui ha bisogno».
Le giornate nel bagno castiglionese infatti non finiscono mai. I bagnini tirano su gli ombrelloni molto presto, intorno alle 7, così da accogliere anche i più mattinieri. Da quel momento in poi le oro corrono via tra bagni, tintarella, sport, bar, risate, divertimento e relax. Al tramonto, arriva il momento dell'aperitivo, che al Faro è qualcosa di davvero particolare: i camerieri infatti ti portano la bevuta direttamente in spiaggia, sulla sdraio. Un lusso che si può gustare fino verso le 21, quando i bagnini tornano a chiudere gli ombrelloni, anche se questo non segna affatto la fine della giornata. Anzi. Dalle 20, apre il ristorante con le sue meraviglie gastronomiche e dopo cena spazio per la musica dal vivo o per le feste a tema. In questo vortice di intrattenimento, il bagno chiude i battenti non prima di mezzanotte e mezzo. Una giornata infinita, che i clienti possono godersi a tappe oppure immergendosi completamente tutto d'un fiato.
«Per questo anche molti italiani, di regioni lontane, scelgono il nostro stabilimento» spiegano i gestori. Perché se in Maremma è facile trovare senesi, fiorentini ma anche romani, ben più raro incappare in un veneziano, oppure in un triestino. Qual è l'esca per catturare pesci tanto lontani? Neanche a dirlo, i piatti dello chef Milani, uno che passa sei mesi in Brasile e gli altri sei a Castiglione, dove, proprio quest'anno, ha conseguito il riconoscimento di Stella della Ristorazione.