Una “Bisbetica domata” per chi ha problemi d’udito
Al teatro Metastasio le repliche del 25 e del 26 gennaio avranno, attraverso appositi display, le scritte delle battute degli attori
PRATO. Sarà una “Bisbetica domata” fruibile anche dai non udenti quella in cartellone al Metastasio dal 23 al 26 gennaio. Le repliche del 25 e del 26 (inizio ore 21 feriali, 16 festivi) avranno, attraverso appositi display collocati sulla mantovana del sipario, le scritte delle battute degli attori così da permettere a chi ha problemi di sordità di seguire la rappresentazione.
L’iniziativa è stata voluta dall’assessorato alle pari opportunità del Comune di Prato che, nella persona dell’assessore Rita Pieri, è riuscito a mettere in piedi la cosa al Metastasio con la collaborazione della Fiadda Toscana (Famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli audiolesi) oltre che dello stesso teatro che ha sposato in pieno la proposta.
“La bisbetica domata” di William Shakespeare, per la regia e l’adattamento di Andrej Konchalovskij, è una produzione dei teatri stabili di Napoli, Genova e Metastasio. È la prima volta che a Prato sbarca una simile iniziativa volta ad abbattere le barriere verso chi ha qualche handicap. «Si parla sempre di barriere architettoniche – dice Rita Pieri – ma non bisogna fermarsi solo a queste, ci sono pure quelle sensoriali. Ed il progetto nasce proprio con l’intento di abbattere quei muri che rendono difficoltosa la comunicazione. Fare questo ha un costo ma sono del parere che la cultura deve essere di tutti».
«Un modo di lavorare – spiega il presidente del Metastasio Umberto Cecchi – improntato al sociale per poter instaurare un rapporto con chi non ha la fortuna di parlare o udire. Inoltre, i sovratitoli saranno utili anche a quanti hanno un calo dell’udito e non solo».
Cecchi, infatti, dà una tirata d’orecchie ai giovani attori in generale che, a differenza delle vecchie guardie, hanno una dizione che lascia a desiderare e una voce che non arriva fino al Loggione. La Fiadda ha già esperienza nel settore dei sovratitoli ma, al momento, solo per spettacoli a livello amatoriale. Stefania Marinaccio, in rappresentanza della Onlus, si è detta felice: «Per noi – ha spiegato – è la prima volta in un teatro così prestigioso che inaugura a Prato l’iniziativa, sperando possa essere l’avvio di una ben più lunga collaborazione».
Azelio Biagioni