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Prato, il tessile va peggio dell’anno scorso e appesantisce i numeri sulla produzione industriale

Prato, il tessile va peggio dell’anno scorso e appesantisce i numeri sulla produzione industriale

Si salva solo l’abbigliamento-maglieria. La presidente di Confindustria: «Risultato amaro ma prevedibile»

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PRATO. Il settore tessile continua ad andare male e trascina verso il basso i numeri della produzione del terzo trimestre 2025 nel distretto industriale pratese. Lo si ricava dalle statistiche del Centro studi di Confindustria Toscana Nord.

«La produzione industriale pratese risente in misura determinante dell'andamento del settore moda, che vive una fase molto complessa e delicata a livello internazionale, o quantomeno nei paesi sviluppati – spiega la presidente di Confindustria Toscana Nord Fabia Romagnoli – Amaro quindi, ma non sorprendente, constatare come anche il 3° trimestre 2025 continui a evidenziare per Prato segnali di sofferenza. Il risultato finale è sì sostanzialmente stabile, a quota -0,3%, ma lo è rispetto a un termine di paragone come il 3° trimestre 2024 che col suo -8,8% ha rappresentato uno dei risultati peggiori degli ultimi anni. Nello specifico di settori e comparti, l'unico dato positivo, e in misura molto consistente, è quello dell'abbigliamento-maglieria, che segna +9,9%, consolidando il risultato del trimestre precedente (+2,7%): il comparto potrebbe quindi aver segnato un'effettiva inversione di tendenza rispetto alle precedenti rilevazioni negative. Recuperano il segno più anche i settori pratesi diversi dalla moda: +2,7%, dopo due trimestri stabili o negativi. Ancora in arretramento, come anticipato, il tessile, con -2,3% rispetto al 3° trimestre 2024 che a sua volta segnò -8,3%, e il meccanotessile, con -9,1% su un analogo valore dello stesso periodo dello scorso anno. Per il 2025 si prospetta quindi per Prato un risultato finale rispetto al pre-pandemia ancora più severo di quello del 2024, che sul 2019 registrò per il tessile -21,2%, in linea col dato italiano; per l'abbigliamento-maglieria -11%; per il meccanotessile -16,2%. Nel contesto attuale oggettivamente sfavorevole le imprese stanno lavorando intensamente su tutti i versanti, da quelli organizzativi a livello aziendale e di filiera a quelli di relazione con i mercati, guardando all'innovazione e all'ulteriore qualificazione della loro offerta di prodotti e servizi».

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